Si riceve e pubblica:
L’ennesima aggressione verbale subita dall’ex sindaco di Francavilla ha probabilmente fatto passare in secondo piano i motivi che hanno spinto Progetto per l’Italia a firmare e poi votare la mozione di sfiducia. Motivi politici, anche se una sicura valenza l’ha esercitata l’inaffidabilità personale, oltre che politica, di chi il giorno prima ti esprime considerazione e rispetto, addirittura assicurando opportunità politiche di prospettiva (figuriamoci!) e il giorno dopo assume una condotta diametralmente opposta solo perché gli hai ricordato le offese immotivatamente arrecate all’uomo prima ancora che al politico.
Come dire che con un qualsiasi altro sindaco, anche appartenente allo stesso Partito Democratico, capace di rispettare un po’ di più gli altri, probabilmente la mozione di sfiducia avrebbe avuto un altro epilogo. Restano però, per intero, le questioni politiche che Progetto per l’Italia aveva già posto nel passato e che non hanno trovato risposta. Ombre grandi quanto un Ministero dello Sport (il riferimento a Luca Lotti è effettivamente voluto) sovrastano non solo il conferimento dell’appalto della Pubblica Illuminazione, ma anche le procedure successive riguardanti quelle del subappalto. Che poi, pressoché contestualmente, Luca Lotti abbia fatto pervenire al Comune di Francavilla le risorse necessarie per completare il Palazzetto, non solo quelle ombre non le dirada, ma addirittura le accentua.
Ombre non diradate anche sulla vicenda del mega appalto dei servizi cimiteriali che ancora oggi, sia pure da cittadini, e non da consiglieri comunali, suggeriamo di archiviare definitivamente. Indisponibilità a tollerare la presenza di dirigenti a cui viene consentito tutto: dagli errori più clamorosi (vedi pasticcio Tari!) al part time!
Indifferenza a problemi atavici, ma oggi risolvibili: la questione R4, ovvero la vicenda via Refice. Mancato avvio del recupero dei dipendenti ex Cerin, nel quadro della tutela di tutti i lavoratori al di là e al di sopra della loro appartenenza politica.
Disattenzione nei confronti delle periferie e delle contrade. Dall’irrisolto problema dei box utilizzati come abitazione nel quartiere San Lorenzo, al progressivo abbandono di Bax e Capece. Un elenco corposo, sicuramente molto più corposo degli evanescenti risultati propagandati fino a ieri dall’Amministrazione in carica.
Che poi ci potesse essere qualche folle che abbia potuto immaginare che da un giorno all’altro Curto potesse spingersi fino al sostegno a tempo indeterminato ad una Giunta di Sinistra, ancor di più guidata da Bruno!, appartiene per davvero alla fantapolitica.
La verità è un’altra: in tre anni e mezzo Bruno ha liquidato non solo una esperienza amministrativa ma la stessa idea di sinistra!
Avv. Euprepio Curto