Il circolo del Partito democratico di Oria ha scritto al commissario prefettizio, Pasqua Erminia Cicoria, al comandante della polizia locale di Oria, Concetta Mascia, al prefetto di Brindisi, Valerio Valenti e al ministro dell’Interno, Domenico Minniti, per segnalare che la Municipale oritana non usa più – contrariamente alla prassi – consegnare i preavvisi di accertamento per le infrazioni al Codice della strada e, in tal modo, sempre secondo il Pd, sarebbero pregiudicati i diritti dei presunti contravventori, costretti quindi a sobbarcarsi le spese di notifica dei verbali:
Oggetto: violazione della prassi consolidata nel Comune di Oria relativa alla compilazione dei preavvisi di accertamento delle violazioni al CdS.
Da sempre, tranne le doverose eccezioni, la Polizia Municipale di Oria è stata munita dei cosiddetti bollettari di contravvenzione per la emissione dei preavvisi in oggetto, dando la possibilità al cittadino di conciliare prima della notifica le violazioni al Codice della Strada senza accollarsi le oramai esose spese postali di notifica e accertamento e allo stesso Comune di risparmiare sugli ulteriori adempimenti a carico dell’ufficio.
Detta prassi consolidata è stata immotivatamente interrotta negli ultimi tempi e senza alcuna ragione apparente si è assistito ad una generalizzata azione repressiva senza alcuna possibilità di difesa del cittadino che si vede recapitare a distanza di mesi incomprensibili multe al proprio domicilio senza avere avuto la possibilità di verificare nella immediatezza del fatto la infrazione in cui è incorso e poter scegliere o meno di utilizzare la riduzione del 30% prevista del legislatore sin dal 2013 per deflazionare il contenzioso in materia.
Si ricorda che la prassi amministrativa consolidata viene comunemente definita come quel comportamento costante ed uniforme tenuto in una certa comunità con la convinzione che tale comportamento sia doveroso e questa caratteristica la rende fonte del diritto con l’ovvia conseguenza che la sua improvvisa inosservanza crea disagio, conflitti e disorientamento nella comunità anministrata.
Il Ministero dell’Interno con Quesito n. 300/ A/7552/13/127, 07 ottobre 2013 rispondendo ad una serie di Comandi in merito ai preavvisi di accertamento delle violazioni alle norme sulla sosta dei veicoli per il pagamento in misura ridotta, con ulteriore riduzione del 30 per cento (articolo 202, comma 1, secondo periodo del C.d.S.) dopo aver ricordato che:
«la prassi amministrativa del cosiddetto “preavviso di accertamento” che non è disciplinata espressamente dal Codice della Strada, è stata regolamentata da ciascun ufficio o Corpo di Polizia in modo autonomo»
ha ritenuto applicabile lo sconto del 30% anche ai verbali di preavviso per esigenze di semplificazione del procedimento e di equità sostanziale ritenendo tale scelta «più coerente con lo spirito della nuova disposizione»
Quindi quella di lasciare il preavviso di multa sul parabrezza pur restando una prassi, un atto informale e non obbligatorio, viene normalmente adottato dai Corpi di polizia municipale, in materia di sosta al fine di informare il conducente del veicolo della violazione accertata in sua assenza.
Detta prassi in coerenza con le norme legislative in materia consente al conducente di mettersi in regola, pagando la multa, senza l’aggiunta delle spese di accertamento e di notifica postale (che spesso superano di oltre il 50% l’importo della multa e delle quali l’Ente Comune di Oria non trae nessun beneficio) a carico di chi è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria.
Si chiede pertanto di conoscere se le SS.LL. intendono emanare le opportune direttive affinchè possa essere ripristinata (tranne le dovute eccezioni) la prassi consolidata nel Comune di Oria relativa alla compilazione dei preavvisi di accertamento delle violazioni al Codice della Strada.
Il segretario del Partito Democratico di Oria
Renato Vernile