Il caso della doppia rapina messa a segno lo scorso 23 gennaio a Francavilla Fontana è stato chiuso dai carabinieri in forza al Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia della Città degli Imperiali, che stamane hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi Paola Liaci, nei confronti di tre persone. Si tratta del 50enne Salvatore Desiato, del 55enne Leonardo Leuzzi e del 24enne Alessandro Taurisano, tutti francavillesi. Sono accusati – a vario titolo – di rapina, tentata rapina, porto e detenzione di arma da fuoco e favoreggiamento personale.
Nella tarda mattinata del 23 gennaio 2017, fu preso di mira un dipendente dell’impresa “Distante Surl” (settore slot-machine) che, terminato il giro degli incassi, era i procinto di recarsi in baca per depositarvi circa 52mila euro tra contanti e titoli. I tre rapinatori – due dei quali col volto coperto da passamontagna – speronarono la sua auto con una Ford Focus station wagon di colore grigio (rubata qualche ora prima a un cittadino turco domiciliato a Francavilla Fontana) e sotto minaccia di un fucile a canne mozzate s’impossessarono del denaro. Successivamente, si diedero alla fuga in direzione Villa Castelli (strada provinciale 50).
Dopo qualche chilometro, però, l’auto rimase a secco di carburante e dunque i tre furono costretti a percorrere un tratto a piedi. Uno dei componenti il terzetto fu però colpito da uno sparo al torace, così i complici lo abbandonarono e proseguirono da soli. Dopo aver rapinato dell’auto (una Peugeot 308 familiare) un’automobilista di passaggio, si diressero a Villa Castelli. I carabinieri trovarono il complice ferito – poi identificato nel 38enne di Conversano Gaetano Fiorile, che sarebbe deceduto nel primo pomeriggio in ospedale – nei pressi di un muretto a secco che divide la strada provinciale dalla campagna. La coppia di rapinatori giunse quindi a Villa Castelli e abbandonò la Peugeot in via Sa Giuseppe (dove fu ritrovata dagli investigatori). Di loro si perse dunque temporaneamente ogni traccia.
I militari dell’Arma identificarono i rapinatori nello stesso Fiorile, in Pasquale Giannoccaro, di 30 anni, e in Roberto Fantasia, di 23 anni, tutti di Conversano (Bari). Un primo riscontro giunse il primo febbraio 2017, quando, proprio a Conversano, i carabinieri di Francavilla Fontana rintracciarono Giannoccaro e Fantasia per sottoporli a fermo d’indiziato di delitto emesso dal pubblico ministero presso la Procura di Brindisi Iolanda Daniela Chimienti.
La prosecuzione delle investigazioni permise poi di risalire Rocco Murro, 34enne conversanese, come colui il quale, il 23 gennaio, aveva accompagnato Fiorile, Giannoccaro e Fantasia a Francavilla Fontana e, in seguito, aveva prelevato i soli Giannoccaro e Fantasia da Villa Castelli (dopo che Fiorile, durante la fuga, era rimasto ferito). Murro fu arrestato il 27 marzo 2017 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi Liaci.
La particolarità del bersaglio scelto dal quartetto Fiorile-Giannoccaro-Fantasia-Murro (l’addetto alle riscossioni di ingenti somme per conto di “Distante Surl”, già nel 2014 rapinato di 109mila euro in contanti e 19.878,95 euro in titoli) ha condotto gli investigatori a ipotizzare il coinvolgimento di gente del posto, cioè di francavillesi che avessero fornito ai baresi particolari fondamentali circa le abitudini della vittima designata (spostamenti di denaro, orari, ecc.).
Un’intuizione azzeccata, giacché nel tempo i carabinieri sono riusciti a identificare quale “basista” il 50enne Salvatore Desiato, che – stando alle risultanze – avrebbe fornito agli altri precise indicazioni ai fini della buona riuscita del colpo. Desiato – secondo l’accusa – avrebbe anche rubato e consegnato loro la Ford Focus.
È emerso, inoltre, che il 24enne Alessandro Taurisano, avrebbe aiutato Desiato a eludere le indagini: Taurisano, infatti, riferì ai carabinieri di non essersi mai recato a Conversano o Polignano a Mare negli ultimi mesi e di non aver incontrato di recente lo stesso Desiato.
Le indagini hanno infine portato a escludere he il fucile dal quale è stato esploso il colpo mortale per Fiorile fosse impugnato dallo stesso, così contrariamente a quanto dichiarato in sede di interrogatorio da Giannoccaro e Fantasia.
E, ancora, nel corso delle investigazioni, è stato accertato che, dopo il rientro nel Barese dei fuggiaschi Giannoccaro e Fantasia, la convivente del primo, avendo ricevuto dall’uomo parte del denaro provento della rapina (nella piena consapevolezza della sua provenienza) consegnò 200 euro alla madre del secondo. Le due donne, pertanto, sono indagate a piede libero per ricettazione.
Tentativo di rapina del 5 giugno 2017
Nell’ambito delle indagini sono stati poi acquisiti gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre arrestati odierni (Desiato-Taurisano-Leuzzi) circa un tentativo di rapina ai danni di un ragioniere dipendente di una cooperativa agricola di Francavilla Fontana.
In particolare, nel pomeriggio del 5 giugno scorso, Alessandro Taurisano, a bordo della sua auto, andò a prendere dalle loro case Salvatore Desiato e Leonardo Leuzzi. Il terzetto, armato di pistola (detenuta illegalmente da Taurisano) e munito di guanti e passamontagna, intendeva sorprendere il ragioniere al momento del suo arrivo al lavoro, ma la rapina non andò a buon fine in quanto, per pura casualità, il ragioniere quel giorno aveva cambiato turno.
Gli arresti di Desiato, Taurisano e Leuzzi – 18 novembre 2017
I tre francavillesi, quindi, sono stati tratti in arresto alle prime luci dell’alba di oggi in esecuzione di una ennesima ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Liaci. Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti, i Carabinieri, coadiuvati dai colleghi del Nucleo cinofili di Modugno (Bari), hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno dell’abitazione di Taurisano, circa 30 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento; nella sua autovettura, un passamontagna e guanti in lattice; in un muretto a secco nei pressi dell’abitazione, una pistola Beretta calibro 6,35 completa di due caricatori e 13 cartucce, 23 dosi di cocaina (16 grammi) e ulteriori 180 grammi di marijuana.
Al termine delle formalità di rito, i tre sono stati condotti nel carcere di Brindisi.