Il consigliere comunale di Francavilla Fontana in quota Sinistra italiana Luigi Fanizza ha protocollato una nota, indirizzata al sindaco, al segretario generale, al comandante della polizia municipale, al Collegio dei revisori e ai colleghi consiglieri per evidenziare come, finalmente, con la sfiducia, il commissario e la campagna elettorale ormai alle porte, sia stato finalmente avviato il servizio di spazzamento delle strade urbane. Una questione sulla quale lo stesso consigliere scrivente e il suo gruppo consiliare avevano già sollevato ripetutamente nei mesi scorsi. Fanizza, però, si chiede e chiede se quest’improvviso ravvedimento non abbia comportato dei costi evitabili per le casse comunali come quelli per l’affissione dei cartelli plastificati indicanti il divieto di sosta.
«I cittadini francavillesi – scrive – in questi giorni con stupore tipo nel film “Miracolo a Milano” appena escono dalle loro abitazioni notano i cartelli “appesi£ ai pali in ferro dei segnali stradali, pluviali e quant’altro, indicanti che il giorni X dalle ore 7 alle 9 è vietata la sosta degli autoveicoli per spazzolamento strade, disposto dal comandante della polizia municipale con propria ordinanza».
«Questo sì che è un evento eccezionale – continua – non solo perché le strade vengono spazzolate ma soprattutto perché raro, di uso non molto frequente nella nostra città. È bastato sentire odore di fine mandato dell’Amministrazione Bruno, siccome il 27 novembre si discuterà la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, per attivare i servizio di igiene pubblica come da tempo l’opposizione ha sempre rivendicato anche mediante richieste scritte verso le quali fino ad oggi è stato opposto un silenzio assoluto che può configurarsi come omissione di atti d’ufficio».
«Poiché sono stati “appesi” ai muri e ai pali della segnaletica stradale numerosi cartelli plastificati indicanti il divieto di sosta con la precisazione “per spazzolamento strade” chiedo di conoscere, per iscritto, entro i termini previsti, se le casse comunali hanno sostenuto la spesa per l’acquisto di detto materiale ed altresì la spesa della manodopera per la relativa affissione pubblica».
«Sta di fatto – si legge ancora – che ogni si assiste ad un degrado dei servizi per la città mai visto nei tempi passati. Se il servizio in argomento fosse stato svolto in modo costante e periodicamente sarebbe stato sufficiente aggiungere dei pannelli supplementari sulla segnaletica stradale così come avviene in tutte le città d’Italia. A Francavilla Fontana evidentemente i controlli sugli adempimenti contrattuali della ditta appaltatrice del servizio Rsu sono indigesti a qualche dirigente comunale che ancora oggi omette di fornire i dati richiesti dal sottoscritto circa i controlli e relative sanzioni applicati posto che con una relazione a firma dell’Ing. Rosa Tedeschi e del tenete della polizia municipale, nel corso di un controllo risalente al marzo 2017, era stata rilevata una gravissima omissione della ditta appaltatrice del servizio Rsu e cioè cassonetti non svuotati e aiuole ricolme di rifiuti».
«I signori revisori dei conti – conclude – sono invitati, nell’esercizio del loro mandato istituzionale, a voler riscontrare la presente per chiarire se la spesa sostenuta per l’acquisto da parte della polizia municipale dei pannelli “divieto di sosta”, plastificazione ed affissione debba gravare sulle finanze comunali».