Curto (Ppi): «Niente notaio, Bruno dev’essere sfiduciato in Consiglio comunale»

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“Progetto per l’Italia ritiene che vi sia un solo luogo istituzionale legittimato a porre fine all’Amministrazione Bruno.  Questo  luogo, sia fisico che politico è il consiglio comunale del 27 novembre prossimo”.

A dichiararlo è l’avvocato Euprepio Curto, coordinatore del  Movimento politico “Progetto per l’Italia”.

“Rispetto le opinioni di chi vorrebbe recarsi sin da domani  dal segretario comunale o dal notaio per sciogliere il Consiglio –  ha poi sottolineato l’ex senatore – ma non le condivido”.

E continuando: “Chi si preoccupa di  ciò che  Bruno potrebbe trasmettere alla citta in questi pochi giorni che restano alla fine della consiliatura, dimostra di  avere  poche idee e qualche senso di colpa. Ad iniziare da chi scelse e sostenne l’attuale sindaco  sin dal primo turno dell’ultima  competizione  elettorale”.

“Per quanto ci riguarda – ha continuato Curto – siamo in possesso di argomenti tecnici, programmatici, organizzativi, politici ed umani per chiarire le ragioni della nostra ultima decisione senza avere il timore degli ultimi disperati tentativi che, legittimamente, Bruno sta ponendo in essere per riaccreditarsi presso l’opinione pubblica francavillese”.

“Peraltro – ha concluso l’ex senatore –  un dibattito chiaro, leale, privo di ipocrisie, è dovuto ad un Partito Democratico che va comunque  rispettato così  da instaurare un nuovo corso della politica cittadina caratterizzato da un diverso e più elevato profilo di quanto non sia avvenuto sa qualche decennio ad oggi”.

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