Si riceve e pubblica:
Riteniamo che la funzione che cerchiamo di svolgere nell’interesse di tutti i cittadini di Erchie ci imponga di agire secondo legge sia nella realizzazione di atti pubblici sia nella loro eventuale revoca.
Stiamo assistendo, da ormai molti mesi, ad un vero e proprio attacco nei confronti degli amministratori da parte di chi mai è stato indicato come rappresentante dei cittadini in consessi istituzionali.
A questi si sono aggregati personaggi dalla “memoria corta” che ebbero a sostenere, promuovere ed imporre certe scelte che oggi da parte loro si qualificano come sbagliate e dannose.
Ma questo appartiene alla storia di chi pensa che anche gli altri siano senza memoria o che addirittura atti da loro formati possano essere “cancellati” dal loro non ricordare.
Non vogliamo fare polemica. Contestiamo gli inaccettabili attacchi personali nei confronti di chi, per volontà del popolo, rappresenta Erchie.
Vogliamo precisare ai cittadini in buona fede alcuni aspetti della vicenda che interessa l’impianto di compostaggio, non prima di aver affermato che i comportamenti di alcuni saranno posti alla attenzione della magistratura e degli ordini professionali deputati a stabilire se il loro agire e le loro affermazioni siano censurabili.
Tutti ormai sanno come si è giunti all’attuale situazione.
Il Comune di Erchie, come tutti i Comuni d’Italia, non può immotivatamente opporsi a iniziative di privati, iniziative che, se realizzate secondo le leggi nazionali e regionali, possono essere realizzate dai privati. Sbaglia chi crede agli imbonitori che da tempo ormai occupano stabilmente le strade e le piazze del nostro paese, imbonitori che agiscono e predicano come se la cosa pubblica possa essere cosa loro.
Quando, anche in conseguenza di una attenta riflessione e di studio di tutti gli aspetti della vicenda, abbiamo ritenuto che alcuni comportamenti della società che dovrà realizzare l’impianto non fossero conformi alle leggi e non rispettosi delle procedure e della convenzione intervenuta, senza clamore e nel rispetto della legge, abbiamo dato mandato ai legali per impugnare e contestare quanto realizzato in violazione di legge.
Il Tribunale Amministrativo della Puglia Sezione di Lecce ha ritenuto di rigettare il ricorso del Comune in uno con quello del Comitato cittadino e dell’Arca.
Non ci siamo acquietati e, seguendo i pareri ed i consigli dei legali, che nessuno può dileggiare o offendere pubblicamente, sopratutto se svolge la stessa professione, abbiamo inoltrato ricorso al Consiglio di Stato chiedendo un provvedimento di immediata sospensione della decisione del Tar di Lecce. In data 27/10/2017, con provvedimento monocratico, il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta sospensiva e fissato per il la discussione nel merito.
Ma non ci siamo fermati a tanto.
Mentre c’era chi approfittava della piazza e dei cittadini in buona fede e continuava nella censurabile attività di attacchi personali e offese a professionisti, il Comune di Erchie ha contestato, con autonoma diffida, alla società il mancato rispetto di parte essenziale della convenzione e cioè quella parte nella quale la società si impegna alla sostituzione dei codici CER relativi al trattamento dei fanghi. Si realizzò quella convenzione solo a seguito di detto impegno ed era il massimo consentito dalle leggi alla Pubblica amministrazione.
Nessuna attività privata che rispetti le leggi può essere immotivatamente impedita in uno Stato di diritto.
Continueremo a tutelare i cittadini di Erchie e la Pubblica amministrazione e saremo rispettosi dei diritti e degli interessi legittimi di tutti.
Non scenderemo in piazza per manifestazioni. I forcaioli o chi auspica uno Stato senza regole facendo credere, nel qualificarsi come esperti in diritto e leggi, che tutto sia possibile secondo le voluttà momentanee di alcuni, abbiano il coraggio di stare in silenzio ed attendano i responsi della magistratura cui tutti, in tutte le circostanze, dobbiamo sottometterci.
Giuseppe Margheriti, sindaco di Erchie