Gli ambulanti protestano contro la direttiva Bolkestein: i francavillesi in prima linea nel sit-in a Bari

Salvatore Martina, rappresentante degli ambulanti francavillesi
Salvatore Martina, rappresentante degli ambulanti francavillesi

Si chiama direttiva Bolkestein e più che favorire la concorrenza – sostengono i suoi detrattori – finirà per far perdere quel poco pane a chi è già in difficoltà. Così, martedì prossimo, 24 ottobre, a partire dalle 14, gli ambulanti di tutt’Italia protesteranno ciascuno nella propria regione per dire no a questo che da loro è considerato un sopruso piovuto, ingiustamente, dall’alto. Chi da anni esercita il mestiere, infatti, potrebbe vedersi costretto a ripartire da capo e a dover competere selvaggiamente con chiunque. “Casambulanti” Francavilla Fontana sarà in prima linea nel sit-in programmato dinanzi alla sede della Regione Puglia a Bari.

La direttiva europea prende il nome dall’ex commissario per la Concorrenza e il mercato interno, l’olandese Frits Bolkestein, ai tempi in cui presidente della Commissione europea era Romano Prodi. La direttiva fu recepita dal Governo italiano nel 2010 (premier Silvio Berlusconi) e – dopo il decreto “mille proroghe” – dovrebbe entrare definitivamente in vigore a maggio 2018, termine entro il quale i Paesi membri dovranno resettare e rimettere a bando tutte le concessioni rilasciate, nel tempo, dagli enti locali, dando la possibilità a tutti i cittadini europei di avviare un’attività commerciale su suolo pubblico senza limite di nazionalità e in qualunque Paese Ue. Un azzeramento che spaventa chi, da sempre, esercita attività in concessione, come appunto i venditori ambulanti (ma nell’occhio del ciclone finirebbero anche altre categorie come, per esempio, quella dei tassisti, titolari di pubbliche licenze) che, da un giorno all’altro, temono di ritrovarsi in mezzo alla strada.

casambulantiEd è per questo che “Casambulanti” Francavilla Fontana, in collaborazione con i colleghi di tutte le province pugliesi, parteciperà e, anzi, promuoverà la manifestazione della prossima settimana.

«#temposcaduto – fanno sapere – gli ambulanti pugliesi alzano la testa. La nostra sigla sindacale? Si chiama dignità. La nostra associazione di categoria? Si chiama lavoro. La nostra strada? Quella che porta alla difesa dei nostri diritti. Ribellarsi è un dovere, chi non lo fa è nella mischia».

 

 

 

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