È sufficiente farci caso: sono sempre più le carcasse di auto bruciate che, pressoché quotidianamente, compaiono tra le campagne, soprattutto nell’agro di Oria. Uno strano fenomeno che non è, tuttavia, difficile da spiegare. Sono tutte o quasi tutte macchine rubate in provincia di Brindisi ma anche fuori che fanno quella fine quando fallisce l’estorsione, tecnicamente il cavallo di ritorno. Se i proprietari si rifiutano di pagare o denunciano il furto alle forze dell’ordine, infatti, scatta la punizione e i ladri, i ricettatori o gli estorsori (non è detto che si tratti sempre degli stessi soggetti) risolvono tutto, nottetempo, col fuoco. Ciò che resta della Fiat Uno immortalata nelle foto a corredo di questo post, per esempio, si trova lungo la strada provinciale 51-bis che collega Oria e Cellino San Marco. Ma in situazioni simili, a conferma di una prassi abbastanza consolidata, ci può tranquillamente imbattere anche in altre zone rurali, come lungo la direttrice Latiano a ridosso della superstrada o, ancora, tra gli uliveti che costeggiano la strada provinciale per Manduria.