La carne e il pesce destinati ai clienti sono stati trovati in cattivo stato di conservazione e sono quindi risultati potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Il direttore e l’amministratore della società proprietaria di un ristorante orientale sono stati denunciati dalla polizia marittima della Capitaneria di porto di Brindisi, che hanno effettuato in controllo in collaborazione con il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale “Siav”. Oltre un quintale di prodotto è stata destinata alla distruzione.
In particolare, sono state trovate otto confezioni (25 chili) di tonno pinna gialla, acquistato decongelato e preparato ma successivamente ricongelato dal ristoratore. Oltre 13 chili dello stesso tonno sono risultati scaduti.
Il tonno pinna gialla se conservato male, senza rispettare la catena del freddo, oppure consumato dopo la data di scadenza, può sviluppare una concentrazione elevata di istamina. A una concentrazione superiore ai limiti di legge previsti, l’istamina può avere effetti tossici per l’uomo ed è la causa delle più comuni intossicazioni da ingestione di pesce e reazioni allergiche, che possono provocare nausea, mal di testa, rossore della pelle su viso e collo, nei casi più gravi anche edema della glottide con rischio di soffocamento.
L’intero stock di prodotti alimentari scaduti o mal conservati, sentito il pm di turno, è stato sottoposto a sequestro penale d’urgenza ed il responsabile dell’attività commerciale e l’amministratore della società, come già detto, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di detenzione finalizzata alla somministrazione per il consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, in violazione all’articolo 5 lettera “b” della Legge 283/62.
“Le attività di vigilanza sulla somministrazione al pubblico di prodotti ittici, rientra nelle attività condotte dalla Guardia Costiera, in dipendenza funzionale dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, al fine di garantire ed assicurare ai consumatori la qualità dei prodotti immessi sul mercato nonché la regolare commercializzazione. Tali attività di controllo e repressione, proseguiranno nei prossimi giorni”, annuncia la Capitaneria di Porto di Brindisi”.