Il gip del Tribunale di Brindisi Stefania De Angelis ha disposto la scarcerazione di tre persone che erano accusate di aver aggredito, lo scorso 17 luglio a Torre Pozzelle, nelle campagne di Ostuni, quattro mediatori linguistici stranieri: sembra che non ci siano elementi sufficienti per sostenere siano stati effettivamente loro a compiere quell’azione in stile Arancia Meccanica. Si tratta di Oronzo Pietro Lanzillotti, 38 anni, Pasqualino Lanzillotti, 45 anni, e Giuseppe Iaia, 40 anni. Il terzetto fu successivamente arrestato dai poliziotti del commissariato di Ostuni accuse di rapina a mano armata, lesioni personali aggravate, porto e detenzione in luogo pubblico di pistola. La rapina fu commessa in piena notte mentre le gli stranieri erano di rientro a casa dopo aver trascorso la serata in compagnia di amici. Stando alle ricostruzioni degli investigatori, i rapinatori si nascosero dietro un muretto a secco per poi spuntare all’improvviso quando vi passò davanti l’auto con a bordo i quattro. Dopo aver minacciato il conducente con una pistola, gli occupanti il veicolo furono fatti scendere e furono pestati a sangue. Successivamente, i banditi si presero l’auto, i cellulari, un orologio da polso e 80 euro in contanti. In seguito, la polizia sottopose all’esame delle vittime alcune foto segnaletiche e in questo modo fu possibile risalire ai due Lanzillotti e a Iaia. Nel corso dell’incidente probatorio successivo all’arresto, però, erano già emerse alcune incongruenze che avevano indotto il pm a richiedere ulteriori investigazioni ai poliziotti. Sulla base di questi dubbi, evidenziati dagli avvocati dei tre – Antonio Sartorio, Mario Guagliani e Giuseppina Locorotondo – lo stesso gip che aveva emesso l’ordinanza di custodia cautelare, lunedì sera, ha accolto l’istanza dei legali e propeso per la scarcerazione.
