Stamattina (26 settembre), presso l’assessorato al lavoro della Regione Puglia, si sono incontrate le rappresentanze sindacali Uilm Fim e Fiom Brindisi, Confindustria Brindisi e la proprietà Tecnomessapia.
L’incontro è stato presieduto dal presidente della task force regionale Leo Caroli e vi hanno presenziato i componenti Bianca Lillo, Paolo di Schiena e Umberto Violante.
Il sindacato Uilm ha da subito precisato che il punto dal quale partire è l’accordo siglato il 26 luglio a Roma e cioè dall’impegno assunto dalla Tecnomessapia nel dotarsi di un capannone proprio e di una strategia per diversificare il carico delle commesse, non vivendo quindi più di intermediazione del lavoro così come fatto finora sia dall’impresa madre (Tecnomessapica) che dalle altre aziende che con lei collaboravano.
La Uilm, sempre per voce del suo segretario Alfio Zaurito, ha chiesto un piano industriale per non rischiare che le parole sostituiscano i fatti. Uno dei punti dolenti dell’incontro odierno è stata la mancanza (ancora) del decreto ministeriale che darebbe l’avvio al pagamento della Cigs (Cassa integrazione guadagni straordinaria), decreto senza il quale – denuncia il sindacato – la Tecnomessapia non può accedere alla formazione regionale e, quindi, alla certificazione che può eventualmente dotarla di nuove commesse per revisione elicotteri.
Lo stesso Angelo Antelmi, titolare della Tecnomessapia, ha confermato di essersi provvisto di un capannone di 400 metri quadri e di essere ancora in attesa che Leonardo rispetti la promessa di nuove commesse.
Uil, in una esplicita domanda direttamente all’imprenditore, ha chiesto di poter anticipare una quota del Tfr accantonato in azienda per poter dare un minimo di dignità alle famiglie che oggi sono fortemente in difficoltà. Il presidente Caroli, dopo aver verbalizzato tale richiesta, ha sospeso momentaneamente il tavolo per chiedere in separata sede la disponibilità all’azienda di venire incontro alla richiesta fatta dal sindacato.
Dopo una pausa tra le parti il presidente Caroli ha rinnovato l’impegno assunto a luglio dalla Regione di mettere a disposizione il sostegno progettuale e finanziario a fronte di un dettagliato piano industriale di rilancio. L’azienda, davanti alla richiesta dell’anticipo del Tfr, per voce di Antelmi, ha dichiarato che non è disponibile a venire incontro alle richieste del sindacato in quanto a corto di disponibilità.
La Uilm nei prossimi giorni convocherà un’assemblea con i lavoratori per informarli sull’esito di questo primo tavolo, la cui unica sostanziale novità è l’esistenza di un nuovo capannone industriale, neanche tanto grande, vuoto e pieno di problemi. «Il tenore di vita della famiglia Antelmi – hanno sottolineato, tra le altre cose, i rappresentanti sindacali – non è certamente quello delle famiglie dei lavoratori».