Si riceve e pubblica:
L’impresa “Cavallo Francesco e Figlio S.r.l.” promotrice di una importante riqualificazione ambientale che interesserà la Masseria Carlo di Noi Superiore, ha appreso con grande entusiasmo l’interessante iniziativa avviata dall’attività associativa “Fare Verde” che ha portato gli abitanti di Francavilla alla riscoperta dei luoghi dove sorgerà il campo da golf.
“Fare verde”, in questo caso, non è solo il nome di un’associazione, ma è soprattutto l’impegno concreto assunto dalla Cavallo Francesco e Figlio s.r.l., fortemente sensibile alle tematiche ambientali, che con i campi da golf porterà “tanto verde” in quelle aree, oggi depresse e abbandonate, le quali meritano di certo più cura e attenzione da parte dell’uomo.
Da sempre, la difesa della natura si conquista proprio con il “fare” e non con il “non fare” professato comunque e a prescindere da parte di alcune associazioni, poiché il disinteresse porta solamente all’abbandono dei territori.
È noto ormai che il miglioramento della qualità ambientale passa anche attraverso la creazione di immense aree verdi, capaci di dare “manforte” all’ossigenazione e al clima del nostro pianeta, uno degli obbiettivi che si vuole perseguire con la piantumazione di questo “grande polmone verde” di ben 14 ettari, da realizzare nel Comune di Francavilla Fontana.
Sarà un parco naturale, un immenso giardino offerto come sede sociale a “Legambiente”, che porterà non solo aria più pulita per l’intera città, ma anche turismo, sviluppo e benessere per la nostra amata terra.
È perciò dovere morale fare ogni sforzo per ottenere questo, anche nel rispetto di quei cittadini che in contesti opposti e a noi vicini, dominati da un modello di sviluppo industriale fortemente inquinante, si trovano obbligati a convivere con il difficile compromesso del “barattare” la salute per un lavoro che da tempo ormai scarseggia.
Ben vengano perciò queste iniziative che permettono di guidare i cittadini verso una maggiore consapevolezza su quanto il territorio può offrire, in termini di salute e sviluppo.
Gli stessi visitatori hanno avuto certamente modo di constatare quanto c’è ancora da fare per mettere a regime una zona completamente trascurata nonché fortemente compromessa dal punto di vista ambientale.
Si deve riflettere sullo spreco che già da tempo si consuma in quei luoghi, con lo scarico di acqua depurata (50 litri al secondo) proveniente dall’impianto di depurazione comunale direttamente nel Canale Reale inquinato, problema rispetto al quale alcune associazioni ambientaliste sono rimaste insensibili nel proporre delle soluzioni.
A tal proposito, la società proponente ha già avviato formale istanza di impiego delle predette acque per l’innaffiamento e l’utilizzo irriguo dei terreni.
Per questo “Fare Verde”, promosso dall’omonima associazione, non può e non deve rappresentare uno slogan strumentale e demagogico per dissentire da quelle iniziative che, in sintonia con il significato dell’operazione, cercano invece di valorizzare, attraverso la riqualificazione e il recupero delle aree depresse, come intende fare la società “Cavallo Francesco e figlio S.r.l.”.
Già, perché di “recupero” si tratta e non di “costruzione” così come si tenta con l’ipocrisia di asserire per disinformare la gente e plasmare un opinione pubblica distorta, in grado di soddisfare aspettative individuali di alcune associazioni, che per esigenze di notorietà, si ostinano a produrre il pettegolezzo e le solite chiacchiere sterili, spesso incoerenti con la difesa stessa della natura e dell’ambiente.
Tali associazioni dimenticano che il “fare” non è un’utopia da sventolare ai quattro venti per raccogliere consensi personali, ma un verbo che deve responsabilizzare la gente per autodeterminarsi e mettere in campo azioni in grado di migliorare il territorio e la vivibilità dei cittadini.
Sono proprio questi i reali propositi su cui si fonda l’intero progetto della “Cavallo Francesco e Figlio S.r.l.” e, non a caso, dopo un’attenta ed articolata analisi mediante le diverse conferenze dei servizi, gli Enti partecipanti hanno approvato la legittimità della proposta, valutata anche sulla base della necessità e dei benefici conseguibili sul territorio.
L’intervento, in ossequio ad alcune osservazioni pervenute durante il lungo procedimento amministrativo, risulta oggi ridimensionato rispetto alle previsioni iniziali.
Riguarderà infatti il recupero della Masseria esistente e dei muri a secco, attraverso una scrupolosa ristrutturazione che seguirà le medesime tipologie edilizie storiche dei luoghi, non prevedendo perciò né colate di cemento, né manti di asfalto o quanto altro possa deturpare e snaturare il territorio.
Si prevede inoltre un campo da golf che sarà adagiato sulla naturale orografia del terreno, al fine di mantenere inalterata la produzione agricola esistente ed il relativo indotto, che diventerà ancor più consistente, attraverso il potenziamento colturale previsto nelle aree agricole non interessate dal campo da golf.
La società, durante tutto l’iter di approvazione, è stata sempre aperta ad ogni confronto e dialogo costruttivo, affinché interventi mirati al risveglio della vocazione turistica e agricola, che caratterizzano naturalmente quei luoghi, fossero decisi insieme con la partecipazione di tutti, così come effettivamente è avvenuto.
Pertanto, se realmente vogliamo il bene della nostra terra, e se vogliamo liberarci dal cattivo “flagello” offerto dallo sviluppo industriale per il quale si è costretti a scegliere il lavoro sacrificando la salute, allora è arrivato il tempo di agire, dicendo tutti insieme: sì al campo da golf, sì a questo grande polmone verde che farà respirare aria pulita all’intera città, sì a questo modello ecologico che porterà turismo e sviluppo sui nostri territori, nel rispetto della salute nostra e dei nostri figli!
Comunicato stampa “Cavallo Francesco e Figlio S.r.l.”
