Curto (Ppi): «Sbagliato e dannoso consentire mobilità in uscita e part time ai dirigenti»

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Si riceve e pubblica:

Che gli Enti Locali siano quotidianamente alle prese con problemi complessi di non agevole soluzione, è un dato incontestabile.
Che molto spesso di fronte ad irrisolte criticità agli amministratori di tali Enti vengano attribuite responsabilità ad essi non addebitabili in quanto queste (le criticità) derivano da fattori esterni non di rado estranei alle competenze dell’Ente è altrettanto vero.

Ma quando le criticità sono il frutto di precise scelte politiche, ebbene le responsabilità politico-amministrative vanno non solo denunciate, ma anche assegnate ai soggetti sui quali ricade la responsabilità di tali scelte.

Bene, il Comune di Francavilla Fontana è notoriamente sott’organico. Addirittura, alcune stime individuano nel 40/45% la riduzione dell’organico rispetto a 15/20 anni fa. Tutto ciò nonostante le attività e le competenze dei Comuni siano divenute molto più complesse, e, nello specifico, il Comune di Francavilla non abbia mai completato e/o modernizzato il processo d’informatizzazione degli Uffici..

Ebbene, nonostante questo stato di cose, si continua imperterriti sia nella politica della mobilità in uscita che – ed è ancora più grave – in quella del consentire ai dirigenti il tempo parziale.

Chi conosce le attività di un Ente Locale sa bene che per svolgere puntualmente le attività dirigenziali chi è a capo di un settore deve potersi dedicare a tali funzioni a tempo pieno e, contemporaneamente, poter contare su uno staff di collaboratori non solo qualificato ma anche congruo in termini numerici.

Figuriamoci che cosa avviene quando non solo tale staff non è congruo in termini numerici (e per carità di Dio abbiamo glissato sull’aspetto qualitativo!) le attività sono condizionate dalla presenza men che saltuaria del dirigente. Il risultato che ne deriva è il blocco delle attività dell’Ente, la loro imperfetta – e molto spesso deficitaria – gestione, il corto circuito informativo, organizzativo e gestionale tra le diverse figure dirigenziali. Ovverosia, un Ente, in questo caso il Comune di Francavilla, del tutto allo sbando e fuori controllo. Anche perché l’insufficiente esercizio della dovuta attività di controllo sulle figure subordinate potrà determinare – a mio avviso ha già determinato – una situazione di ingovernabilità e di anarchia che potrà sfociare in conseguenze gravissime e deleterie per l’Ente sia sotto l’aspetto dell’immagine, sia sotto l’aspetto dell’equilibrio dei conti pubblici.
A chi è rivolta questa riflessione? Sicuramente agli attuali amministratori, ma anche a chi chiedeva come si sarebbe caratterizzata in questi mesi l’azione politico amministrativa di “Progetto per l’Italia”.

Avv. Euprepio Curto
Coordinatore Movimento Politico “Progetto per l’Italia”

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