Dopo il divieto imposto agli inizi del mese e la diffida da parte di due infermieri professionali, assistiti dall’avvocato Antonio Andrisano, l’Azienda sanitaria locale di Brindisi ha fatto dietrofront e ha nuovamente autorizzato i prelievi a domicilio per i pazienti che li richiedono, ma solo ed esclusivamente a determinate condizioni.
L’iniziale decisione del direttore generale Asl – era scritto nella diffida sottoscritta dai lavoratori e dal legale – si poneva in contrasto con la normativa di riferimento ed esponeva gli utenti affetti da gravi patologie e spesso impossibilitati a spostarsi da casa “a seri pericoli per la salute”.
Nei giorni scorsi, in risposta alla diffida datata 16 agosto, si è pronunciato il direttore dell’Unità operativa di Patologia clinica Angelo Santoro, supportato dal direttore della Struttura legale Maurizio Friolo, il quale precisa che i prelievi domiciliari sono consentiti a patto di rispettare le linee guida nazionali e internazionali in materia.
In particolare, si fa riferimento all’obbligo di “inserire sempre il recipiente primario in quello secondario, cui allegare le schede di richiesta esami. In caso di utilizzo di sostanza refrigerante, ad esempio il ghiaccio, questa non deve essere posta a contatto diretto con il campione”.
Disposizioni precise anche per le modalità di trasporto dei campioni di sangue e altri liquidi organici: necessario è “inserire il tutto nel contenitore terziario adatto al trasporto su strada, posto in posizione verticale e ben fissato”. Lo stesso trasporto deve avvenire, inoltre, direttamente dalla sede di confezionamento a quella di destinazione, a una temperatura stabile di 20 gradi centigradi” al fine di garantire l’integrità del campione biologico.
I due infermieri che hanno formalmente protestato, infine, avevano chiesto all’Asl l’adozione di un regolamento ad hoc per disciplinare in modo definitivo la materia che, perlomeno in terra di Brindisi, non è del tutto chiara. Si vedrà se in futuro anche quest’altra richiesta sarà accolta. Intanto, più che i lavoratori e l’avvocato Andrisano possono gioire soprattutto i pazienti che, per necessità, non certo per comodità, usufruiscono di questo importante servizio.