Qui di seguito il testo dell’interrogazione consiliare depositata in data odierna con Rifondazione comunista chiede all’Amministrazione comunale se intenda autorizzare o meno l’ampliamento della cava di calcare di contrada Donna Laura, quale sia l’attuale stato della cava e se siano ad oggi rispettate le prescrizioni di legge a tutela dell’ambiente e dei cittadini residenti.
“Il sottoscritto Emanuele Modugno, capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista,
Premesso che
– in data 14/01/1999 veniva rilasciata alla società Messapica Inerti S.r.l. l’autorizzazione alla coltivazione della cava di calcare sita nel Comune di Francavilla Fontana in località Donna Laura (Decreto del Dirigente Settore Industria estrattiva della Regione Puglia n. 1 del 14/01/1999);
– sin da subito molti cittadini residenti in C.da Donna Laura denunciavano presso all’allora Sindaco, al Comando di Polizia Municipale e al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’AUSL BR/1 la circostanza secondo cui, sebbene la cava sorgesse in zona agricola, la società Messapica Inerti S.r.l. non si occupasse esclusivamente dell’attività di coltivazione della cava, ma anche dell’attività industriale di frantumazione e vagliatura della pietra calcarea, nonché di confezionamento di conglomerati cementizi, arrecando con ciò gravissimi disagi di natura igienico sanitaria agli abitanti della zona;
– lo stesso Comune di Francavilla Fontana, con propria nota del 17/09/1999, in risposta all’apposita istanza della società Messapica Inerti S.r.l., esprimeva parere non favorevole alla realizzazione di un impianto di frantumazione della pietra calcarea, trattandosi di impianto tipicamente industriale, quindi in contrasto con lo strumento urbanistico vigente che vietava la realizzazione di impianti industriali in zona agricola (salvo poi dare il proprio nulla osta, pochi giorni più tardi, seppur in assenza di modifiche rilevanti sotto il profilo della natura dell’attività insediatasi oltre che del Piano di Fabbricazione vigente);
– con propria nota raccomandata prot. N. 472/IP del 29/06/2000 il Dirigente del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’AUSL BR/1 evidenziava molteplici inadempienze da parte del gestore della cava, tra cui, tra gli altri, l’assenza di un sistema di abbattimento umido delle polveri, nonché assenza di barriere frangivento eccetto che per piccoli tratti di muretto di altezza non superiore a mt. 1,30/1,40;
– il 12/10/2000 l’associazione di volontariato “Donna Laura”, in persona del legale rappresentante pro tempore, e il sottoscritto, Emanuele Modugno, sporgevano denuncia/querela presso la Compagnia dei Carabinieri di Francavilla Fontana;
– nelle more la società Messapica Inerti S.r.l. faceva pervenire un’istanza di ampliamento della predetta cava;
– con provvedimento del 14/05/2015 il Pubblico Ministero del Tribunale di Brindisi disponeva la citazione in giudizio del legale rappresentante pro tempore della Messapica Inerti S.r.l. e del direttore dei lavori (procedimento penale n. 7361/11 R.G.N.R.).
Considerato che
– l’istanza presentata, dopo l’intervenuta entrata in vigore dei primi adempimenti sul P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) adottato, individua parte delle aree interessate dall’ampliamento della cava come aree a macchia mediterranea;
– l’associazione “Donna Laura”, a seguito delle continue lamentele dei cittadini residenti in zona, depositava in data 11/09/2014 una nota con cui denunciava all’Ente comunale lo stato di degrado della C.da Donna Laura attribuibile alla gestione della cava.
Tutto ciò premesso
Interroga l’Assessore competente per delega.
per conoscere se l’Amministrazione comunale intenda autorizzare o meno l’ampliamento della cava di calcare di C.da Donna Laura, quale sia l’attuale stato della cava e se siano ad oggi rispettate le prescrizioni di legge a tutela dell’ambiente e dei cittadini residenti”.