Un colpo alla Lupin, anzi alla Margot o Fujiko (storiche compagne del primo) quello messo a segno qualche giorno fa da due donne in una gioielleria di Francavilla Fontana: si sono finte clienti e hanno anche acquistato qualcosa, ma in un momento di distrazione della gioielliera, hanno arraffato un paio di astucci colmi di preziosi e li hanno nascosti sotto una gonna. Cospicuo il bottino: decine e decine di migliaia di euro, tra oro bianco, oro giallo e pietre. I titolari dell’esercizio si sono accorti dell’ammanco soltanto all’indomani, quando avrebbero dovuto mostrare il contenuto di quegli astucci ad altri avventori interessati all’acquisto, mentre oggi (venerdì 25 agosto) hanno sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri, cui hanno anche consegnato i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza di cui sono dotati i locali (guarda il video in basso).
I fatti. Sono le 10 circa di martedì 22 agosto. Una coppia di donne – una sui 60 anni, l’altra sui 30, probabilmente non del posto – citofona ed entra nella gioielleria “Aprile” di via Roma. Le due si rivolgono con gentilezza alla signora dietro il banco e le chiedono di mostrare loro qualche collanina e delle crocette da abbinare alla prima. La gioielliera, moglie del titolare, estrae alcuni panni – di quelli tipici nei quali sono custoditi i gioielli – mostrando e descrivendo alle interlocutrici modelli, caratteristiche e prezzi.
Un’operazione che si protrae per mezz’ora circa, fino a quando le due non optano per due degli oggetti (collana più ciondolo) dal costo complessivo di 220 euro. A quel punto, la gioielliera si allontana per recuperare una custodia e l’occorrente per la confezione. Questione di pochi minuti e – come mostrato dai filmati – una delle donne, la più anziana, fa il giro del bancone, s’intrufola in una stanzetta sul retro e s’impossessa con destrezza di un paio di astucci rimasti temporaneamente incustoditi: per nasconderli, li infila sotto la gonna e tiene ben strette le cosce.
Al suo ritorno, la gioielliera non si accorge di nulla e continua col pacco regalo, ignara del fatto che nel frattempo un altro tipo di “pacco” fosse stato confezionato ai suoi danni. La pantomima si conclude con l’emissione dello scontrino e il pagamento della collanina. Le due, allora, ringraziano, salutano e si allontanano. Sembra una transazione come tante, ma che non lo fosse stata lo si scopre soltanto mercoledì 23 agosto, al momento di dover esibire i gioielli contenuti negli astucci spariti ad altri clienti (questi, reali).
Solo allora il titolare della gioielleria e sua moglie fanno mente locale, decidono di consultare le registrazioni del circuito chiuso di videsorveglianza e possono “godersi” l’intera scena: un furto semplice ma professionale, compiuto sicuramente da esperte del settore, per un danno davvero ingente. Lo step successivo è quello di contattare le forze dell’ordine e di rivolgersi al loro legale di fiducia, l’avvocato Antonio Andrisano, per presentare denuncia/querela nei confronti delle ladre, sulle cui tracce ci sono ora i militari dell’Arma.
A questi ultimi è stata anche consegnata una chiavetta Usb con gli eloquenti filmati delle telecamere, che anche noi qui proponiamo. Chiunque dovesse riconoscere le tizie immortalate, non esitasse a contattare i gioiellieri o anche gli stessi investigatori. Ogni elemento potrebbe risultare utile a identificare e assicurare alla giustizia queste novelle Margot (o Fujiko).
Eliseo Zanzarelli