Il numero degli indagati è sceso da 20 a 13, ma le ipotesi di reato sono rimaste le stesse: truffa (assenteismo), peculato e falso. Nuove e rinnovate informazioni di garanzia sono state notificate nei giorni scorsi a dipendenti, anche funzionari, e amministratori comunali di Erchie. Dopo la proroga delle indagini, sono risultate alleggerite le posizioni di alcuni di loro. L’arco temporale di riferimento è il medesimo dei precedenti avvisi di conclusione notificati, sempre dalla guardia di finanza di Francavilla Fontana, in data 8 febbraio 2017: cinque mesi a cavallo tra gli ultimi mesi del 2015 e i primi del 2016. Tra i destinatari figura anche parte della componente politica, e in particolare il sindaco Giuseppe Margheriti, la sua vice Chiara Saracino e il presidente del Consiglio comunale Ivan Volpe. Si contestano loro, a vario titolo, presunti episodi di peculato relativi all’uso irregolare di tessere carburante e auto di servizio intestate al Comune. Il primo cittadino è tuttora sottoposto ai domiciliari dopo essere stato arrestato per un paio di presunti casi di corruzione risalenti al 2014 e il prefetto l’ha sospeso dalla carica. L’Amministrazione è oggi guidata ad interim proprio dalla sua vice Saracino. Le forze politiche di minoranza, anche alla luce di questi nuovi provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, invocano la fine anticipata di questo terzo mandato di Margheriti anche per mezzo delle dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri comunali.