I cosiddetti energy drink – inutile nominare questo o quello, le marche le si conosce – possono nuocere alla salute degli adulti, se assunti in quantità eccessive o abitualmente, ma soprattutto a quella degli adolescenti. È a quanto sono giunti diversi studi scientifici ed è quanto riportato da numerosi articoli specialistici. Sulla base di queste premesse, Damiano “Demy” Carbone – titolare del Caffè Manfredi a Oria – da qualche tempo ha intrapreso una battaglia nell’interesse dei minori. «Io non somministro più queste bevande senza che prima i ragazzini mi abbiano mostrato un documento d’identità o una tessera sanitaria, non voglio di certo contribuire a procurare loro un’intossicazione o problemi cardiaci». «L’altra sera – prosegue – ho gentilmente invitato ad alzarsi dai miei tavoli cinque ragazzi, avranno avuto sì e no 12/13 anni, che consumavano una lattina a testa di un noto energy drink che va per la maggiore tra i più giovani: ovviamente non gliel’avevo venduto io, ma l’avevano acquistato da un distributore automatico non lontano dal mio locale…».
«Credo che alla luce delle notizie di cui ormai noi pubblici esercenti – propone – sarebbe opportuno introdurre per legge l’obbligo della tessera sanitaria tanto al banco quanto, appunto, per comperare quei prodotti dalle macchinette, come avviene per le sigarette».