Dall’obesità a uno spaventoso incidente, passando per il coma. Poi la rinascita e il cambiamento totale. Oggi il francavillese Andrea Balestra si presenta come un 34enne di successo: in ottima salute, gestisce una palestra (Core Fit) della quale è anche istruttore ed è un bodybuilder affermato (allenato da Paolo Argentina). Ma guai a pensare che la sua vita sia stata e sia tuttora rose e fiori. Per capire quale forza – e in questo caso i muscoli non c’entrano – abbia avuto Andrea, è necessario fare un passo indietro (vedi anche foto). Quindici anni fa – difficile da credere, vedendolo oggi – Andrea era arrivato a pesare quasi 100 chili e seguiva un’alimentazione sregolata, totalmente insana. Sempre 15 anni fa, le conseguenze di uno spaventoso incidente stradale lo tennero sospeso tra la vita e la morte per ben cinque giorni. Cinque giorni di coma che ha ancora oggi bene impressi nella mente (un’embolia polmonare e fratture scomposte a tutti e due gli arti inferiori). Quasi miracolosamente e contro le stesse prognosi dei medici, Andrea pian piano si riprese e uscì da quel limbo buio e confuso.
I giorni seguenti furono difficilissimi, ripartire sarebbe stato un’impresa e Andrea pensava quasi a mollare, quando di colpo qualcosa scattò nella sua testa. Aveva avuto una seconda chance, una seconda vita e decise di provare a viverla diversamente, in modo migliore rispetto a prima. Cominciò un lungo percorso “fai da te” di ricostruzione fisica e psicologica con l’aiuto dei genitori e del suo primo istruttore (Francesco Ciracì) e, grazie a sacrificio e determinazione, si liberò di 30 chili di massa grassa. Man mano, prese a rimpiazzarla con la massa magra, ossia i muscoli. Quando si guardava allo specchio, si piaceva sempre più e capì che quella sarebbe stata la sua nuova dimensione. Si documentò, studiò e conseguì i primi brevetti da istruttore di fitness, poi ne prese altri e altri ancora (studia e si specializza ancora adesso). Giunsero le prime gare e le prime affermazioni sul campo. Oggi Andrea appare come una persona realizzata, in perfetta forma e senza problemi. Solo chi non lo conosce davvero, però, pensa che la sua vita sia stata e sia di quelle da pubblicità. «Non importa quanto lungo e tortuoso sia il cammino, se hai un obiettivo inseguilo sempre perché ogni vittoria è il risultato dei tuoi sogni; credici fino alla fine perché tutti ci possono riuscire», è la frase che 15 anni dopo ripete come un mantra ai suoi allievi, specie a quelli messi – sul piano mentale, prima che fisico – com’era messo lui tre lunghissimi lustri fa. Una storia di riscatto e resilienza, la sua, che può essere di esempio per tutti, valida e applicabile a qualunque ambito esistenziale.