Nova Era: «Sosta a pagamento, a Francavilla tariffe esose. Il confronto con le altre città»

differenze tariffe parcheggi

Si riceve e pubblica:

La crisi politica francavillese è sempre più una torre di Babele confusa e offuscata anche da atti inquietanti.

Atti inquietanti come quello di ieri mattina ai danni del consigliere Giuseppe Cavallo. Al consigliere esprimo la mia convinta solidarietà umana. Sì, umana, perché alla fine è l’uomo, non il ruolo politico che si carica del peso della preoccupazione per sé e per la propria famiglia.

 

Angelo Camassa, presidente associazione Nova Era
Angelo Camassa, presidente associazione Nova Era

Sul piano politico regna sovrana la confusione, Confusione nei contenuti e nelle forme. Perché la confusione nel dovere “macinare grano” per mostrare di lavorare non sempre produce farina e sopratutto di buona qualità. È il caso dei parcheggi a pagamento. I parcheggi a pagamento sono utilizzati un po’ in tutte le città del mondo. Sono utilizzati principalmente per consentire un rapida e diffusa rotazione di autovetture in sosta. In particolare nelle zone centrali delle città, ossia quelle aree urbane che per effetto della presenza di grandi flussi commerciali o di servizio hanno pochi spazi a disposizione per il parcheggio delle autovetture. Pertanto se quei pochi posti a disposizione vengono occupati maniera stabile, va da sé che pochi parcheggi potranno trovare i tanti avventori. Una soluzione a questo annoso problema è stato il disco orario. Sappiamo, purtroppo, il vezzo italico del “fatta la legge, trovato l’inganno”. Per cui in molti non facevano altro che spostare il disco in avanti rimanendo inchiodati lì dov’erano. Bisogna allora procedere con un attento controllo del territorio che di fatto ha un costo da sostenere. Ecco quindi la necessità dei parcometri, quindi dei parcheggi a pagamento.

La necessità del pagamento della sosta ha una duplice funzione: da una parte scoraggiare lunghe soste che peserebbero sulle proprie tasche, dall’altra con gli introiti pagare il servizio di sorveglianza e controllo degli stessi parcheggi a pagamento. Pertanto le tariffe applicate dovrebbero essere il giusto compromesso nell’assicurare le due funzioni (maggiore ricambio nei parcheggi e sostenere il costo per il controllo degli stessi).

Se, invece le tariffe risultano troppo esose, è legittimo avere il dubbio che i Comuni (quali enti gestori di dette arre di sosta a pagamento) stiano di fatto applicando un altro “tributo” seppur indiretto alla popolazione amministrata. per questo abbiamo messo a confronto come fatto per la TaRi alcuni comuni della provincia di Brindisi. Da questo confronto emerge che a Francavilla c’è di fatto un’alta tariffazione. Infatti seppur a Fasano il costo orario è di 1, 20 euro va sottolineato che sono minori gli stalli su cui si applica il pagamento e cmq in ogni via ci sono dei posti liberi. Mentre a Brindisi e Ostuni si applica una tariffazione differente (più alta) solo in determinate arre urbane o in un particolare orario del giorno. Queste scelte sono dettate perché entrambe le città hanno in queste stesse e determinate zone grossi flussi turistici e di servizio e pertanto va perseguito un forte turn over nei parcheggi.

Angelo Camassa, pres. Ass. Nova Era

 

 

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