Sospesi dalle loro funzioni dai prefetti di Brindisi e Taranto. Giuseppe Margheriti, sindaco di Erchie, e Antonio Minò, sindaco di Avetrana, entrambi coinvolti a diverso titolo nella maxi inchiesta “Impresa” della Dda di Lecce e della Questura di Taranto, sono stati raggiunti da provvedimenti di sospensione.
Per Margheriti, accusato di corruzione e ancora ai domiciliari dopo l’interrogatorio di garanzia, la firma è quella del numero uno della prefettura messapica Valerio Valenti. Allo stesso modo, a ufficializzare la sospensione di Minò, detenuto in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, è stato il prefetto ionico Donato Cafagna.
Si tratta, in questa fase, di atti dovuti. Intanto, è stato arrestato anche uno dei due ultimi ricercati, sfuggiti alla maxi-operazione contro mafia e voto di scambio via Scu. Nel blitz della polizia, scattato all’alba di ieri (5 luglio), erano finite in manette venticinque persone, diciannove in carcere e altre sei ai domiciliari. Due, invece, gli irreperibili. Tra questi, anche il 44enne di Sava Cosimo Storino, detto “Mimmo o Zingaro”, che si è consegnato volontariamente prima di essere condotto nel carcere di Taranto.