Si riceve e pubblica:
Nessuna ragione politica può consentire che passi sotto silenzio ciò che è avvenuto nell’ultimo Consiglio comunale di Francavilla Fontana.
Le espressioni gravi e grevi utilizzate dall’unico consigliere Giuseppe Cavallo all’indirizzo dell’Assessore Tommaso Resta non solo danno l’esatta misura della qualità dei rapporti politici attualmente intercorrenti tra Alternativa Popolare e la restante parte della maggioranza che sostiene Maurizio Bruno, ma, purtroppo, anche dell’infimo livello istituzionale che caratterizza un Consiglio comunale del quale – lo confesso – non di rado mi vergogno di far parte.
Ma ciò che più imbarazza, e per certi versi inquieta, è che fatti di questo genere non provochino la giusta indignazione, le dovute riflessioni e l’adozione di consequenziali iniziative.
Che lo stesso sindaco non abbia ritenuto di aprir bocca in difesa del decoro (non solo politico!) dell’assessore Resta non può passare inosservato. È un atteggiamento che misura in maniera precisissima quali siano, da parte del primo cittadino, i parametri di valutazione di siffatti indecorosi comportamenti.
Ma che lo stesso assessore Resta non abbia, almeno fino ad oggi, posto una legittima questione di onorabilità politica e personale è un fatto che dovrebbe imbarazzare non poco.
Che, ad eccezione di pochi, nessuno abbia ritenuto, e tutt’ora ritenga, di far comprendere allo stesso consigliere di Alternativa Popolare che non ci si può – per mille motivi tutti comprensibili – rivolgere alla Presidente del Consiglio con atteggiamenti da incallito portuale, dovrebbe spingere ad ulteriori considerazioni.
Da parte di tutti. Ad iniziare dallo stesso partito di Alternativa Popolare, dal quale ci aspettiamo che dica subito se condivide e/o tollera quanto avvenuto l’altro ieri in Consiglio, oltre a chiarire una volta per tutte quale interpretazione autentica debba essere politicamente data ai segnali non propriamente delicati che l’altro ieri in Consiglio comunale, dal suo gruppo, sono stati lanciati all’indirizzo del sindaco Bruno e di quel che Resta di quella maggioranza.
Avv. Euprepio Curto, Progetto per l’Italia
