L’ipotesi a loro carico è quella di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti (d’auto e in appartamento), estorsioni (perlopiù cavalli di ritorno), riciclaggio e ricettazione a cavallo tra le province di Brindisi e Taranto. Tredici persone sono state raggiunte questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo.
Di seguito, le persone accusate a vario titolo dei reati di cui sopra:
Maurizio De Michele, 45enne di Oria; Daniele Durante, 26enne di Oria; Antonio Cera, 27enne di Oria; Antonio D’Amuri detto “Tony”, 21enne di Oria; Fabio Iurlaro, 28enne di Oria; Rocchetto Leo, 31enne di Francavilla Fontana; Eugenio Errico, 28enne di Latiano; Antonio Lodeserto detto “Gargamella”, 62enne di Oria; Andrea Pichierri, 25enne di Oria; Attilio De Michele, 22enne di Oria; Mario Iurlaro, 64enne di Oria; Cosima Bernardi, 25enne di Oria; Angela De Michele, 40enne di Oria.
Sono stati condotti tutti in carcere. Gli indagati sono in totale 27. L’indagine ha riguardato il periodo maggio-settembre 2016 ed è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana e, in particolare, dai militari della stazione di Oria, coordinati dal luogotenente Roberto Borrello.
Stando alle risultanze investigative, a capo della presunta associazione ci sarebbe stato Maurizio De Michele, mentre Fabio Iurlaro sarebbe stato il promotore/organizzatore della stessa “con compiti di decisione, pianificazione, individuazione delle azioni delittuose e delle strategie di furto, estorsione e autoriciclaggio”.
Daniele Durante, Antonio Cera, Attilio De Michele, Antonio Lodeserto sarebbero stati, invece, ricettatori delle autovetture “utilizzate per la commissione degli altri reati-fine” nonché “esecutori materiali dei delitti di furto, estorsione con la tecnica del cosiddetto cavallo di ritorno, ovvero di ‘ripulitura’ dei beni provento di reato nei circuiti dell’economia”.
Eugenio Errico e Mario Iurlaro sarebbero stati “mandanti dei delitti di furto e preposti, altresì, alle operazioni di smontaggio, rivendita e riutilizzo delle vetture provento di delitto o di loro singoli componenti”.
Angela De Michele avrebbe funto da intermediaria tra Maurizio De Michele e gli altri “sodali e/o soggetti terzi nella fissazione di incontri e appuntamenti e comunque per ogni altra comunicazione, di carattere illecito, diretta al predetto (Maurizio De Michele)”.
Cosima Bernardi si sarebbe invece occupata della contabilità “dell’attività delittuosa svolta dal Cera Antonio” e di mantenere i rapporti con tutti i “sodali”.