Un’incredibile disavventura: al rientro dal lavoro nei campi non trovano più la casa. Demolita

demolizione fabbricato

Un’incredibile disavventura quella capitata nei giorni scorsi a una coppia di braccianti di Oria che, di ritorno un’intensa giornata di lavoro nei campi, non hanno più trovato la propria casa: era stata demolita, a quanto pare dal proprietario dell’immobile. Ne sono seguite denunce incrociate e la battaglia legale, per stabilire chi abbia ragione e chi no, è soltanto all’inizio, preannunciandosi piuttosto lunga e complessa.

I fatti. Mercoledì scorso (21 giugno), come ogni giorno, un 49enne di Oria e una 37enne di origini rumene si svegliano all’alba e, come ogni giorno, muovono da contrada “Demani” – dove risiedono da un paio d’anni dopo che il proprietario di una casetta rurale gliel’ha concessa per occuparsi della guardiania – muovono verso altre campagne per lavorare. La giornata scorre tra sudore e fatica come tutte le altre, ma quando – a sera – i braccianti fanno rientro in contrada “Demani” (tra le direttrici Manduria e San Cosimo alla Macchia) per ristorarsi e riposarsi s’imbattono in una sorpresa che li lascia esterrefatti e allibiti. La casetta non c’era più o, meglio, era in frantumi. Stando al racconto (e alla denuncia) della coppia, nessuna traccia neppure degli animali domestici, sette gatti e diverse galline, oltre che di una lavatrice comperata da pochissimo. Qualcuno, a quanto pare, aveva tirato giù tutto senza essersi posto alcun problema.

Da qualche tempo a questa parte, sembra che i rapporti tra i due e il padrone del fondo e dell’immobile si fossero incrinati e che su quest’ultimo – parrebbe privo di rete fognaria ed elettricità – pendesse un ordine di demolizione emesso dall’Ufficio tecnico del Comune di Oria in quanto inagibile. Di qui, forse, la decisione repentina di procedere con la demolizione e il conseguente racconto dell’accaduto ai carabinieri della stazione di Oria, ai quali – coordinati dal luogotenente Roberto Borrello – spetterà tentare di mettere ordine nella vicenda. Le denunce, come si diceva, sono incrociate, per la serie denuncia e controdenuncia. La coppia ha querelato il proprietario per esercizio arbitrario delle proprie ragioni, mentre il proprietario ha fatto altrettanto e ipotizzato a carico dei due il reato di estorsione. Da che parte stia la ragione, al momento, è difficile saperlo. Dopo le indagini deli militari dell’Arma, lo stabilità sicuramente un giudice.

 


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