Il G7 di Taormina, andato in scena sabato e domenica scorsi (26 e 27 maggio), è stato caratterizzato da una macchina organizzativa perfetta e da un grado di sicurezza definito da più parti eccellente. Ciò, grazie al piano predisposto dallo Stato, messo in pratica dai numerosi donne e uomini che l’hanno messo in pratica nel migliore dei modi, dato che tutto è filato liscio e i “grandi” della Terra si sono potuti concentrare sulle questioni internazionali e sulle bellezze della cosiddetta “Perla dello Ionio”. Tra quelle donne e quegli uomini, diversi giunti dalla provincia di Brindisi, c’era anche il comandante pilota (sostituto direttore antincendi capo, grado che nell’esercito corrisponde a quello di tenente colonnello) del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Paolo Marsella, 44 anni, originario di Oria, che col suo elicottero ha sorvolato più e più volte la roccaforte del vertice per assicurarsi che tutto fosse in perfetto ordine.
Non la prima missione di un certo livello e di una tale responsabilità, questa, per Marsella, che il 18 gennaio e nei giorni successivi è stato impegnato nei soccorsi all’Hotel Rigopiano e nelle attività a sostegno delle popolazioni sommerse dalla neve in Abruzzo e nelle Marche. Il 31 ottobre 2002, il velivolo da lui pilotato fu il primo a giungere a San Giuliano di Puglia, in Molise, dove un terremoto distrusse una scuola e provocò la morte di 27 bambini e una maestra. Il 24 agosto 2016, era tra Amatrice, Rieti, Ascoli e Norcia, centri colpiti dal sisma.Il 12 luglio 2016, eccolo sul luogo del disastro ferroviario lungo la tratta Andria/Corato per trasportare i numerosi feriti negli ospedali di Andria, Barletta e Bari. Nella primavera del 2011 si occupò del coordinamento aereo nella costruzione della tendopoli tra Oria e Manduria e curò i contatti con la sala operativa del Viminale (sede del Ministero dell’Interno) durante l’intero arco di permanenza in loco del Cara. In più occasioni, anche di recente, si è reso protagonista – coi colleghi – delle operazioni di salvataggio dei profughi nel Canale d’Otranto. L’elenco sarebbe ancora lungo, ma già questi esempi danno un’idea della sua caratura.
Marsella, dopo gli studi superiori, frequentò il 157° corso Ufficiali dell’Esercito presso la Scuola del Genio di Roma ed fu quindi assegnato come tenente genio guastatore paracadutista alla Brigata Folgore. In seguito svolse quattro anni da vice comandante di compagnia presso il Genio guastatori di Lucca, dove divenne artificiere ed esperto Boe (Bonifica ordigni ed esplosivi). Dopo essere stato guardia d’onore al Quirinale, durante l’operazione “Vespri Siciliani” (dal 25 luglio 1992 all’8 luglio 1998) scortò i magistrati antimafia e presidiò le sedi della giustizia, con anche l’aula bunker del famoso maxi processo a Cosa Nostra. Nel 1997 passò nel soccorso civile dopo aver vinto un concorso nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ma la svolta arrivò nel 1999 quando divenne aspirante pilota di elicotteri del Ministero dell’Interno, qualifica poi conseguita nel 2001 presso il 208° Gruppo Volo dell’Aeronautica Militare di stanza a Frosinone e perfezionata negli anni a venire (dispone di tutte le abilitazioni e le operatività sugli elicotteri dei vigili del fuoco). Dal 2002 è i servizio presso l’aeroporto civile “Karol Wojtyla” di Bari come comandante pilota e ufficiale sicurezza volo.