L’altro giorno, giovedì 25 maggio, era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Oria, che l’avevano sorpreso a rubare un’auto in centro. Ieri, il Gip del Tribunale di Brindisi ne ha convalidato l’arresto, ma ha disposto che il 54enne Fernando Mingolla – difeso dall’avvocato Pasquale Annicchiarico – lasciasse il carcere di Brindisi e tornasse subito in libertà. Sul suo capo, insomma, resta l’accusa di furto, ma il magistrato non ha ravvisato esigenze cautelari tali da giustificarne la custodia in carcere, dov’era stato condotto su disposizione del pubblico ministero.
I fatti risalgono alle 22,30 circa di due giorni fa, quando i militari dell’Arma, nell’ambito di un servizio di pattugliamento predisposto dal luogotenente Roberto Borrello, mentre transitavano da piazza Donnolo, sono stati attirati dal suono dell’allarme di una Fiat Grande Punto che era parcheggiata nei pressi di Porta degli Ebrei e hanno deciso di dare un’occhiata.
A quel punto, l’uomo che armeggiava col quadro d’accensione si è fiondato fuori dall’abitacolo e ha preso a correre in direzione via Francesco Milizia, ma è stato inseguito a piedi, raggiunto e bloccato, dopo pochi metri, da uno degli investigatori.
Si è poi scoperto che era stato forzato il nottolino d’apertura dell’utilitaria e manomesso il motorino d’avviamento, tanto che la legittima proprietaria – una 32enne di Manduria, ospite per cena a casa di amici – ha poi dovuto fare ricorso a un carro attrezzi per recuperarla.
Dopo le formalità in caserma, Mingolla era stato accompagnato nella casa circondariale di Brindisi, da cui è uscito meno di 24 ore dopo.