Il caso del sacerdote sospettato di aver circuito una sua parrocchiana, cui avrebbe spillato circa un milione di euro, è stato trattato ieri nel corso della trasmissione “Pomeriggio 5” condotta da Barbara D’Urso. La notizia era stata lanciata nei giorni scorsi dallo Strillone, dopo che il Gip del Tribunale di Brindisi Maurizio Saso ha chiesto al pubblico ministero Valeria Farina Valaori l’imputazione del prete per circonvenzione d’incapace (la donna, deceduta il 30 aprile 2014, infatti, era affetta dal morbo di Alzheimer).
Ospiti del programma, in collegamento da Latiano, Daniela Maglie – cugina di Vita, l’anziana che sarebbe stata circuita – e l’avvocato Antonio Sartorio, che con la collega Antonella Rizzo assiste i familiari che il 26 febbraio 2015 avevano querelato l’allora parroco di una chiesa di Latiano (poi trasferito a Bari).
Nel corso della diretta in più occasioni sono stati citati Lo Strillone, i titoli e i contenuti degli articoli pubblicati (per approfondire qui e qui) su queste colonne ed è emerso come l’uomo di Chiesa sia tuttora in possesso delle chiavi della cappella nel cimitero latianese, pur senza averne alcun titolo, e impedisca di fatto ai congiunti della signora Vita (e degli altri defunti che vi riposano all’interno) di portare dei fiori e pregare per i loro cari. L’udienza preliminare, all’esito della quale il Gup deciderà se si dovrà celebrare o meno un processo a carico del monsignore, si terrà a Brindisi il prossimo 9 novembre.
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