Se tutto andrà per il verso giusto, tra qualche anno potrebbe sorgere nelle campagne di Oria il più grande anfiteatro per eventi di tutt’Italia. Si estenderebbe su di un’area ampia grossomodo 25 ettari e avrebbe una capienza di circa 15mila spettatori e di 4.500 posti auto. Per avere un’idea della sua enormità, basti pensare che l’intera Oria conta poco più di 15mila residenti e che neppure gli stadi più importanti della zona possono fregiarsi di questi numeri.
Il progetto della “Prefabbricati Pugliesi Srl” di Massimo Ferrarese esiste già e nei prossimi giorni – stando a indiscrezioni – sarà protocollato in Comune. Il sindaco Cosimo Ferretti, nonostante il massimo riserbo sin qui mantenuto, sarebbe al corrente di tutto e avrebbe anche mostrato un certo interesse nel corso di un incontro riservato, oltre che informale, avuto di recente proprio con Ferrarese.
Se l’iniziativa – a costo zero per le casse pubbliche – andasse in porto, infatti, Ferretti potrebbe vedersi avverare anche il suo storico sogno di dare una nuova, più dignitosa “casa” e nuove dimensioni al Torneo dei Rioni. Il placet del solo primo cittadino non è sufficiente, anche perché un’opera di tali proporzioni dovrà comunque necessariamente essere soggetta al vaglio degli uffici comunali, degli organi politico-amministrativi e della conferenza di servizi, ma partirebbe già col piede giusto e da un orientamento di massima assolutamente favorevole.
Riguardo la struttura in sé, sono ancora scarne le informazioni disponibili. Si sa che la platea si collocherebbe, a mo’ di emiciclo, su di un terrapieno di circa dieci metri e che il pubblico sarebbe rivolto verso il borgo di Oria, potendosene così gustare il colpo d’occhio in notturna insieme con gli spettacoli (15-20 appuntamenti di assoluto spessore tra la primavera e l’estate).
I terreni interessati sarebbero quelli alle spalle dello stabilimento “Prefabbricati Pugliesi” lungo la strada provinciale di collegamento Oria-Manduria, già facilmente raggiungibile e destinata a esserlo ancora di più dopo il completamento della superstrada Lecce-Taranto-Brindisi-Bari, i fondi per il cui completamento sono stati da poco sbloccati dal Governo centrale. L’arena – perché di questo, in fondo, si tratterebbe – potrebbe così divenire un punto di riferimento nell’intero Meridione sia per gli artisti più di grido che per i loro fan. Capitolo tempi di realizzazione: salvi quelli richiesti dalle lungaggini burocratiche, tra la posa della prima pietra e la consegna chiavi in mano necessiterebbero poi – secondo prime stime non ufficiali – 24-30 mesi.
Eliseo Zanzarelli