Non è stato semplice, ma raschiando il fondo del barile – come si usa dire – la Provincia di Brindisi è riuscita a reperire le risorse per mettere in sicurezza numerose strade provinciali pericolose. Su tutte spicca la SP 28 che collega Francavilla e Ostuni, che già a partire da lunedì prossimo – grazie a una procedura d’urgenza prevista dalla normativa – sarà interessata dal rifacimento di un primo tratto di 1,8 chilometri, mentre poi sarà la volta di altri 3,6 chilometri. Lo conferma il dirigente dell’Ufficio tecnico dell’ente, ingegner Vito Ingletti, il quale ha destinato a quest’intervento circa 200mila euro. Si ricorderà come, dopo gli incidenti mortali dell’ultimo periodo, nei giorni scorsi il consigliere delegato a Viabilità e Trasporti, Giuseppe Cavallo (Alternativa popolare) aveva minacciato di dimettersi nel caso in cui non si fosse riusciti a sistemare la principale e molto trafficata infrastruttura di raccordo tra la Città degli Imperiali e la Città Bianca.
L’ingegner Ingletti è comunque riuscito a recuperare somme anche per altre opere come, per esempio, i rondò (già appaltati) lungo la Francavilla Fontan-Sava e la Torre Santa Susanna-Mesagne (anch’esse rischiosissime e già teatri di sinistri anche gravi). Ma non è tutto: entro un paio di settimane saranno interessate da lavori anche la Francavilla Fontana – Ceglie Messapica, la Mesagne – San Donaci, la Oria-Torre Santa Susanna, la Sp 64 che collega Erchie alla statale 7 e altre strade ancora che saranno rese note nei prossimi giorni.
«So che riuscire a recuperare questi soldi non è stato semplice – dichiara Cavallo – e che, anzi, è stato possibile soltanto grazie alla capacità e al lavoro certosino dell’ingegnere e dei suoi collaboratori, che sento il dovere di ringraziare a nome dell’intera Amministrazione provinciale e credo anche dei cittadini: la speranza è che dopo questo sacrificio d’ora in poi possano verificarsi meno incidenti perché ne abbiamo abbastanza di piangere morti e feriti».
Come noto, a seguito della riforma Delrio, le Province hanno mantenuto importanti competenze (soprattutto scuole, viabilità e trasporti, ambiente, sviluppo economico e mercato del lavoro) ma da tre anni a questa parte non dispongono dei trasferimenti necessari da parte dello Stato per garantire i servizi al cittadino. Così, il fatto che tra pochi giorni numerose situazioni critiche per la circolazione stradale saranno eliminate, o perlomeno attenuate, rappresenta un piccolo, grande miracolo di finanza creativa realizzato dagli uffici dell’ente, che sono andati a scartabellare tra i vecchi mutui e ne hanno dirottato gli importi verso settori – come appunto quello della sicurezza stradale – ritenuti oggigiorno più a rischio.