Iaia (Fdi-An): «Sul verde pubblico solo tanta improvvisazione, necessario coinvolgere i privati»

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Michele Iaia
Michele Iaia

Noto con piacere che, finalmente, da più parti e con sensibilità differenti, si stia sollevando il problema della gestione e della manutenzione del verde pubblico e dei parchi, dopo che per anni si è preferito sottacere. La questione, sollevata da Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale sin dal 2014, si risolve solo con una regolamentazione efficace che possa coinvolgere in modo concreto i privati.
I parchi presenti nei vari quartieri, Tatarella, Caniglia ed Alfieri, oltre alla villa comunale, continuano ad essere cespugli di sporcizia ed anfratti confinati nel buio, dimore ideali per vandali e teatro di diuturni episodi di vandalismo.
Questa amministrazione conferma quindi l’incapacità di programmare e di svolgere i fondamentali compiti di controllo e di alta sorveglianza. Del resto, il regolamento sulla gestione dei parchi e del verde pubblico, esercizio perfetto di bizantinismo, già nelle premesse è destinato a rimanere privo di qualsivoglia operatività nel concreto.
Trovo per di più curiosa la posizione dell’amministrazione comunale che, per bocca dell’assessore Cavallo, si attarda in dichiarazioni da polizia sudamericana, accusando i francavillesi di essere incivili (come se gli incivili del mondo avessero di concerto deciso di fissare dimora e residenza a Francavilla Fontana). Vero è che il governo di città non è capace di programmare in modo serio un sistema di gestione del verde da un lato e, dall’altro, è del tutto fermo rispetto all’avvio di una politica di controllo del territorio. Basterebbe solo prendere spunto dalle azioni amministrative messe a punto nei paesi limitrofi per comprendere quale sia la situazione di inefficienza a Francavilla Fontana.
Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale ha da tempo individuato una possibile soluzione del problema attraverso la indizione di gare per l’affidamento e la gestione dei parchi, con possibilità di avviare all’interno piccole attività di somministrazione, riservate a giovani ed a disoccupati, proprio al fine di dare un risvolto sociale ed occupazionale, sia pure modesto, ad una questione legata fortemente all’ambiente ed alla riqualificazione dei quartieri. L’attuale amministrazione, se davvero avesse avuto a cuore il problema, avrebbe potuto immediatamente riprendere il regolamento approvato dal Consiglio Comunale il 6 agosto 2012 ed il successivo schema di convenzione approvato dalla Giunta Comunale il 2 aprile 2013, senza attardarsi in oziose e ridondanti attività regolamentari, volte unicamente a procrastinare una situazione che, in tutta evidenza, non è in grado di risolvere e di gestire. La sistemazione dei parchi consentirebbe la restituzione ai quartieri della città di un bene fruibile dai residenti, con la possibilità di avere degli spazi dove passeggiare e trascorrere le giornate estive. Tali aree hanno enormi potenzialità se si attrezzassero con piccoli parchi – gioco per i bambini, con panchine ed altre opere di arredo urbano, vialetti, cestini ed adeguati impianti di illuminazione. La loro fruibilità sarebbe enorme sotto il profilo dello svolgimento di attività culturali, ricreative, musicali, sportive e fisico – motorie.
Vale la pena rammentare che un ente locale virtuoso deve favorire la realizzazione di attività partecipative alla gestione del territorio in connessione con gli obiettivi dello stesso ente, in modo tale da conseguire la conduzione ottimale delle aree appartenenti al patrimonio e con il conseguente azzeramento dei costi di manutenzione e di controllo.
Ed invece, come al solito, si è di fronte al vuoto spinto.
Nell’estate del 2015, con una bella mobilitazione civica della componente giovanile, Gioventù Nazionale, Fratelli d’Italia realizzò un report sullo stato di abbandono del verde e dei parchi e del diffuso e colpevole degrado in cui l’amministrazione comunale sta confinando la nostra comunità.
L’intenzione era quella di informare la città sullo stato dell’arte e di provocare anche una discussione, in sede politica ed istituzionale, su un problema centrale, la cui risoluzione può produrre solo benefici sotto il profilo del decoro cittadino e dell’ambiente. Ciò rappresenterebbe peraltro un contributo, sia pure piccolo, alla crescita sociale ed economica di Francavilla Fontana.
Mi auguro quindi che possa riprendere la disamina della questione, meglio tardi che mai, anche attraverso una revisione di un regolamento, nei fatti, inutile e farraginoso. Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale, ora come allora, è sempre disponibile a fornire le proposte già da tempo formulate, aprendo così una discussione che possa essere effettivamente risolutiva.

Michele Iaia
Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale
Francavilla Fontana

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