Spaccata notturna alla “Mec”, il titolare: «Danni ingenti, siamo sconcertati»

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La scorsa notte, dopo aver messo fuori uso il cancello automatico, hanno tranquillamente parcheggiato nel piazzale principale e, praticato un foro su di un portellone in acciaio, sono poi entrati negli uffici e nel capannone della “Mec Generators” – storica impresa del Brindisino – lungo la strada per Francavilla Fontana, a Oria, e hanno fatto razzia di un po’ tutto quello che si sono ritrovati davanti, in primis un furgone Fiat Doblò e un gruppo elettrogeno pronto per essere consegnato a un cliente ad avvenuta riparazione. I ladri hanno preso con sé anche i soldi contenuti nei distributori automatici di snack e bevande – qualche centinaio di euro – diverse attrezzature e persino un giubbotto in pelle e gli spiccioli che erano nell’auto della compagna del titolare – peraltro in stato interessante – che era parcheggiata all’esterno dello stabilimento. I danni ammonterebbero complessivamente ad almeno 15-20mila euro, ma sono tuttora in corso i controlli per capire cosa ancora manchi.

IMG_0794Il commando – formato da almeno tre persone – avrebbe poi messo gli occhi sul altri gruppi elettrogeni dal valore più alto e anche su un camion, del quale hanno sottratto la chiave d’accensione, dei quali però non sono riusciti a impossessarsi. I fatti sono stati regolarmente denunciati ai carabinieri della stazione di Oria che, coordinati dal luogotenente Roberto Borrello, hanno avviato le indagini per risalire agli autori del furto. I locali della “Mec” non sono purtroppo dotati di sistemi d’allarme e videosorveglianza (le telecamere, a quanto si apprende, sono già installate e sarebbero state collegate nei prossimi giorni).

IMG_0796L’imprenditore Benedetto Proto e i suoi familiari, al momento della spaccata, dormivano negli appartamenti al piano di sopra, ma nessuno di loro si è accorto di nulla fino alla sconcertante scoperta di questa mattina (28 aprile). «Sono stati molto silenziosi – ammette Proto – ma se per puro caso li avessi visti, sarei stato capace di fare una pazzia, spero che ora le forze dell’ordine, in cui nutro massima fiducia, riescano a scoprire chi è stato».

L'imprenditore Benedetto Proto in una foto di repertorio
L’imprenditore Benedetto Proto in una foto di repertorio

«Nel frattempo – prosegue – io o chi per me d’ora in poi sorveglierò o farò sorvegliare 24 ore su 24 il mio capannone a costo di non dormire la notte: spero di non trovarmi mai faccia a faccia con questi soggetti, perché potrei essere capace di tutto. Non è proprio possibile – conclude – che uno si spacchi la schiena tutto il giorno a lavorare per rilanciare la propria impresa, per garantire sostentamento ai propri cari e ai dipendenti, quando poi arrivano questi scarti della società e mortificano tutti i suoi sacrifici».

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