Addio ad Angelo, storico proprietario del pub “Zodiaco”: locale cult per i giovani di ieri

angelo d'accico pub zodiaco
Quei ruggenti anni ’90

La notte scorsa, un male incurabile si è portato via all’età di 71 anni Angelo D’Accico, storico proprietario del pub “Zodiaco”. Un esercizio pubblico che, nel suo piccolo, ha fatto la storia di Francavilla Fontana dal 1990 (quando fu aperto dai suoi cognati Leo Dell’Aquila ed Edmea Grassi) al 2009 e che Angelo prese in gestione nel 1996 dopo aver deciso che fare il consulente finanziario gli stava ormai troppo stretto. Correvano gli anni ’90, quando cioè ancora la Città degli Imperiali non pullulava di bar, ristoranti e pizzerie, ai tempi in cui ancora viale “Lilla” era il cuore pulsante di una movida molto diversa da quella dei giorni nostri. I suoi funerali sono stati celebrati nel pomeriggio di oggi presso la chiesa dell’Ave Maris Stella, nel rione Casale di Brindisi. Una folla commossa e composta di parenti, amici, conoscenti e clienti l’ha salutato per l’ultima volta e quest’oggi Angelo è stato ricordato con affetto da tantissima gente – perlopiù ex giovani nostalgici – anche su facebook.

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Angelo da giovane

Il suo Zodiaco non era semplicemente un locale, era “il” locale: fino a una manciata di anni fa, un luogo di ritrovo quotidiano per decine e decine di ragazzi nell’arco dell’intera giornata. Un punto di riferimento geografico e ideale che a sera, specie nel fine settimana, si trasformava nel posto più gettonato di tutti in cui spendere la paghetta settimanale in compagnia degli amici. Lo frequentavano un po’ tutti quel pub – uno dei primissimi nella provincia di Brindisi – negli anni diventato anche pizzeria.

Angelo con sua moglie Annamaria e i figli Vincenzo e Diego
Angelo con sua moglie Annamaria e i figli Vincenzo e Diego

Gran parte degli appuntamenti tra gli studenti delle superiori – soprattutto coloro che frequentavano il Classico, per ovvie ragioni di prossimità – erano “sotto allo Zodiaco”. Nei pressi o all’interno del civico 2 di piazzale Matteotti – lo slargo della stazione ferroviaria – si organizzavano i “filoni” dell’indomani, si fumavano le prime sigarette di nascosto dai genitori, ma si parlava anche delle interrogazioni del giorno dopo. Lì, proprio lì, sono sbocciati innumerevoli amori e si sono consumati epici litigi, sentimentali e no. E Angelo era sempre là, pronto ad ascoltare, a scherzarci su e a dispensare consigli come un padre avrebbe fatto con i propri.

Lo “Zodiaco” divenne ben presto, insomma, un locale cult, di quelli il cui ricordo resta nitido anche nel futuro di quelle generazioni che l’hanno frequentato, respirato, vissuto. Quelle generazioni che – come ormai si usa – oggi hanno sentito il dovere di dedicare un pensiero sui social network ad Angelo: più che un semplice ristoratore, un pioniere capace di anticipare i tempi e d’introdurre, in uno spazio di aggregazione intimo e accogliente, uno stile di vita che negli anni a venire sarebbe stato emulato e avrebbe preso piede su larga scala. Nella Città degli Imperiali, ma anche fuori dai confini francavillesi.

Addio e ancora grazie, Angelo.

Condoglianze sincere a sua moglie Annamaria e ai suoi due figli Vincenzo e Diego.

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