“Vivere la Pasqua è sentire che c’è luce”: il messaggio lanciato quest’anno dal programma della parrocchia e dalla confraternita “Maria SS. del Carmine” riassume in poche battute tutto il senso di una settimana cominciata ieri, con la Domenica delle Palme, e carica, fin dal tramonto, di una suggestione, una pienezza e una spiritualità che difficilmente si possono raccontare se non sono vissute in prima persona.
L’impresa del diario di viaggio in un percorso fatto di piedi scalzi, cuori aperti, trenule e vibrazioni dell’animo, croci, pentimenti e bellezza del perdono, è ardua.
Eppure, le luci che si sono accese ieri sera sul portone della chiesa, “I Riti della Settimana Santa”, riescono a descrivere attraverso immagini, suoni e ricordi, il carico di storia che da sempre questi giorni si portano dietro. Per compiere questo viaggio basta affacciarsi alla Mostra dei Riti della Settimana Santa allestita accanto alla chiesa, nei locali dell’Avis, e aperta tutti i pomeriggi fino a sabato.
Non si tratta di un semplice memoriale, di un album dei ricordi pieno di foto scattate, negli anni, dai membri della congregazione, ma di un vero viaggio nell’essenza della spiritualità di questi giorni. E il senso dell’iniziativa si coglie non appena ci si affaccia sulla soglia della mostra: preparare lo spirito dei visitatori a vivere con tutta l’intensità e la consapevolezza possibile questi riti straordinari. Iniziativa analoga aprirà oggi i battenti presso il Castello Imperiali.
L’impegno della confraternita e della parrocchia si dipana per tutte le giornate fino alla Pasqua, sotto la guida silenziosa e attenta del parroco don Andrea Santoro, del priore Carmine della Corte e del suo vice Giuseppe Arpa. Le note dolci e struggenti del Concerto della Settimana Santa a cura dell’Associazione musicale “Giuseppe Verdi” hanno inondato ieri sera la chiesa preludendo al calendario ricco di appuntamenti di cui seguiremo passo passo emozioni e accadimenti.
Ilaria Altavilla