Riti della Settimana Santa, Bungaro (Fi) interroga l’Amministrazione: «Questa è promozione?»

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L'assessore Nicola Cavallo con Paolo Ruffini alla Bit
L’assessore Nicola Cavallo con Paolo Ruffini alla Bit

Il capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Mimmo Bungaro, stamattina ha protocollato un’interrogazione con la quale chiede al sindaco Maurizio Bruno, all’assessore al Turismo Nicola Cavallo e al suo collega alla Cultura, Enzo Garganese, come si siano mossi per promuovere i Riti della Settimana Santa di Francavilla Fontana, quali somme siano state stanziate e se corrisponda al vero che della campagna di marketing territoriale si stia occupando una società esterna. Bungaro intenderebbe ricevere risposta orale da parte degli interrogati o anche di uno solo di loro nel corso della prossima seduta delle assise. Intanto, gli eventi prepasquali della Città degli Imperiali proprio in questi giorni sono presenti, a loro modo, alla Borsa internazionale del turismo di Milano e, anche a questo proposito, il consigliere forzista non manca di rammaricarsi per l’occasione sprecata:

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Il capogruppo di Forza Italia ed ex assessore Mimmo Bungaro

«Non so ancora con certezza quanto sia stato speso per la presenza alla Bit – dichiara – ma so che se lo stand del Comune di Francavilla Fontana è quello rappresentato in una foto circolata sul Web, qualunque cifra spesa coi soldi dei cittadini è stata spesa malissimo: uno stand di due metri per tre con quattro foto messe a forza sulle pareti non può sicuramente esprimere il fascino e la devozione che accompagna la nostra Settimana Santa».

«Quando ero io a occuparmi dell’evento – prosegue – magari non si sostenevano costi faraonici per essere presenti alla Bit, ma si sfruttava al massimo e in maniera mirata lo spazio messo a disposizione dalla Regione Puglia, che era pur sempre superiore a quello immortalato in quella foto da un francavillese che ieri, nella giornata di apertura al pubblico e non solo agli operatori del settore, della stessa Bit, si è vergognato di quell’angusta area, peraltro deserta, con su scritto Comune di Francavilla Fontana. Io da quello spazietto, allestito in quel modo per così dire spartano, non mi sento rappresentato e credo che un periodo importante per la nostra comunità avrebbe meritato ben altro».

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