Avetrana grida il suo NO al depuratore e allo scarico in mare. Oltre cinquemila persone in piazza venerdì 31 marzo. Presenti numerosi sindaci dei comuni limitrofi e una delegazione di No Tap. La città di Avetrana ieri si è fermata per uno sciopero di protesta e i cittadini si sono ritrovati per strada a sostenere con forza il loro NO. Sin dalla mattinata, i manifestanti si sono radunati in piazza Vittorio Veneto e hanno cominciato a preparare l’imponente parata con striscioni, flash-mob e montando il palco. Dalle 15, un lungo corteo ha attraversato le vie principali del paese per poi ritornare in piazza dove, su un palco, hanno parlato molti politici (sindaci e assessori provenienti da Erchie, Lizzano, Pulsano, Oria, Manduria) e anche una delegazione di No Tap proveniente da Melendugno, che ha voluto portare il suo sostegno alla causa, ricambiando la presenza di un gruppo avetranese nei sit-in di protesta contro l’espianto degli ulivi.
Una piazza così affollata, con oltre cinquemila persone, ha ricordato a tutti la manifestazione che si tenne ad Avetrana nel 1982, quando i cittadini protestarono contro il governo che voleva installare una centrale nucleare ai confini tra le province di Lecce Taranto e Brindisi. Allora la piazza vinse e la centrale non si fece. Ieri erano in tanti a credere possibile un altro miracolo di quel tipo.
Tantissimi i messaggi arrivati da ogni parte d’Italia, messaggi di persone che, non potendo essere presenti, hanno comunque voluto inviare il proprio sostegno tramite i social.
“E se saremo tutti uniti vinceremo questa battaglia”, ha gridato il sindaco di Avetrana, Antonio Minò: “Prossimo appuntamento Manduria, perché è Manduria che deve risolvere il problema! Devono votare! Uniti tutti insieme perché il depuratore deve essere spostato!”.
Il 7 aprile, il Comune di Manduria si pronuncerà definitivamente sulla questione dello scarico a mare. I cittadini di Avetrana saranno là per ribadire le loro posizioni (spostamento del depuratore) rispetto alla questione.
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