Asilo Nido, Cgil: «No alla privatizzazione, il sindaco c’incontri o ci rivolgiamo al giudice»

castello imperiali

Il segretario generale della Cgil di Brindisi, Antonio Macchia, ha scritto la seguente lettera al segretario generale e al sindaco del Comune di Francavilla Fontana in merito alla paventata esternalizzazione dell’asilo nido “Le Coccinelle”:

Ancora una volta la CGIL è costretta ad intervenire al fine di chiarire le problematiche sottese alla privatizzazione dell’asilo nido di Francavilla Fontana.

Il Sindaco di Francavilla, affidandosi dapprima ai social e poi ad un quotidiano locale, ha cercato di sminuire la protesta civile, pacifica e democratica di centinaia di cittadini che, non accettando la chiusura dell’unico asilo nido comunale, hanno avviato una raccolta firme.

E la raccolta continuerà anche nei giorni a venire, anche perché le richieste di adesione sono sempre più pressanti e numerose.

Antonio Macchia
Antonio Macchia

Ad ogni buon conto è necessario ancora una volta ricordare al Sindaco che la sua storia di gestione politica ha fatto sì che, in un percorso che potrebbe presentare molte analogie a quello attuale, gli ex dipendenti CERIN, per intervenuta modifica del servizio, abbiano perso il lavoro per non essere più riassunti. Ovviamente il Comune non ha inteso recuperare queste figure lavorative, così come lo ha fatto con gli addetti ai servizi cimiteriali. Questa politica di privatizzazione dall’inizio della Sindacatura Bruno ad oggi ha seminato tantissime vittime illustri, che prima erano dei lavoratori ed oggi si ritrovano ad essere cittadini disoccupati.

Ora il caso in partenza potrebbe sembrare di diverso profilo, visto che le dipendenti dell’asilo comunale non potranno essere licenziate, anche se dovranno reinventarsi una professionalità ed una nuova collocazione, ciò che più preme invece è che Francavilla Fontana perderà definitivamente il suo asilo nido comunale in favore di una politica che toglie al servizio pubblico per assegnare in favore del privato.

Sin dal primo intervento sul punto la CGIL ha sempre chiesto che venisse estesa la platea del personale asili nido. La legge n. 160/2016 recante “Misure finanziarie urgenti per gli enti locali ed il territorio” ha dettato importanti novità riguardo la deroga del blocco del rinnovo del turn over per il personale educativo e scolastico, con la possibilità di definire un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato».

I Comuni, dunque, possono avviare negli anni 2016-17-18 un piano straordinario di personale insegnante ed educativo necessario per consentire il mantenimento dei livelli di offerta formativa.

Il piano triennale straordinario di assunzioni a tempo indeterminato per le scuole dell’infanzia e asili nido potrà attuarsi attraverso concorso, nonché con procedure di stabilizzazione del personale a tempo determinato.

Sono previste procedure per stabilizzare i precari del comune ed assumere le tante educatrici delle cooperative che, se in possesso dei requisiti, potranno partecipare ai concorsi, la cui indizione è rinviata alla facoltà delle singole amministrazioni, ed essere assunte con contratti a tempo indeterminato. Ci aspettiamo che si colga immediatamente l’opportunità di chiudere per sempre con la pagina nera degli appalti.

In merito poi alla “oscillazione della retta” che i genitori si troveranno costretti a corrispondere e che è stata definita dal Sindaco Bruno “una bufala”, sarà il caso di fare un ripasso della normativa specifica in materia.

I Buoni di Conciliazione che potranno ottenersi per il tramite di Regione Puglia che ne finanzia la spesa ( per famiglie con ISEE entro €40.000 ed erogazione dei buoni rapportata al reddito) vanno rapportati al reddito familiare. Il che comporta una concorrenza di spesa per le famiglie più abbienti, sempre che non superino il tetto di reddito previsto, nel qual caso tali famiglie non avranno diritto al buono e dovranno corrispondere la retta mensile per intero.

A tal proposito è, altresì, opportuno precisare che i buoni di conciliazione sono una forma di finanziamento e pertanto esisteranno sino a quando ci sarà la disponibilità economica da parte dell’Ente erogatore, dopo l’unico dato certo sarà l’inesistenza di un asilo nel comune di Francavilla Fontana, anche perché la gestione degli stessi passa dal Comune all’Ambito. Il Comune non risponde più della loro gestione e delle risorse ad essi necessarie.

Ancora una volta si conclude ribadendo che più volte la CGIL ha indicato la via per la assunzione di personale, attese le risorse statali messe a disposizione, evidentemente tali indirizzi non incrociavano la politica posta in essere dal Sindaco di Francavilla.

Le lavoratrici che sino ad oggi sono state inserite nel servizio asilo nido di Francavilla Fontana grazie ai Pac, potrebbero ambire ad una stabilizzazione, piuttosto che continuare a lavorare come precarie.

Perché nonostante la clausola sociale, sono pur sempre personale precario.

Anche se tutelati dalla clausola sociale in caso di passaggio di cantiere- sempre che venga prevista in bando, e non accada il caso Cerin 2, o che vi sia un passaggio fra società che adottano contratti omologhi- questi lavoratori non avranno mai la stabilità che genera un rapporto di lavoro pubblico , né l’utenza potrà godere dei vantaggi di una struttura pubblica.

Pertanto, ancora una volta s’invita il Sindaco Bruno ad interagire con la CGIL e non evitare il confronto limitando le proprie esternazioni a sterili comunicati stampa.

Questa richiesta d’incontro viene formalizzata anche attraverso i mass media in modo tale che, laddove alla missiva non vi sia ancora una volta dato riscontro, saranno maturi i tempi per richiedere al Giudice del Lavoro che cessi l’atteggiamento antisindacale sino ad oggi perpetrato.

Il Segretario Generale           

Antonio Macchia

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