Da qualche giorno a questa parte è mutato notevolmente il prospetto del Santuario di San Cosimo alla Macchia, a Oria, dov’è stata smantellata del tutto la chiesa all’aperto – realizzata prima e in vista del Giubileo del 2000 – che fino allo scorso anno è stata impiegata dalla Diocesi per le celebrazioni religiose durante i periodi primaverile ed estivo. Sembra che all’origine della drastica decisione della Curia vi siano stati dei problemi strutturali relativi soprattutto alla copertura, sostenuta da travoni in legno che erano ormai pressoché marci e potenzialmente pericolosi.
Così, anziché procedere con un intervento di riparazione del tetto, si è optato per un rifacimento totale che ha comportato l’abbattimento anche delle storiche arcate retrostanti. La visuale del luogo di culto – meta di pellegrinaggio per migliaia e migliaia di fedeli durante l’intero arco dell’anno, ma soprattutto dopo la Pasqua – è oggi molto differente, ma pare che l’obiettivo sia quello di terminare i lavori entro i prossimi 16 e 17 maggio, giorni nei quali si festeggiano i Santi Medici Cosma e Damiano. Si punta, insomma, ad accogliere le frotte di devoti in un ambiente rinnovato e anche più sicuro rispetto a prima.