Lippolis (Dit): «Città cardioprotetta per finta: i defibrillatori non possono essere usati»

Romeo Lippolis, coordinatore cittadino di Direzione Italia
Romeo Lippolis, coordinatore cittadino di Direzione Italia

Uno dei cavalli di battaglia dell’Amministrazione Bruno è stato quello della cosiddetta città cardioprotetta grazie ai defibrillatori installati in diverse vie. Solo spot, almeno per il momento. Lo sostiene il coordinatore cittadino di Direzione Italia, Romeo Lippolis, il quale lamenta come in realtà quei defibrillatori non siano ancora utilizzabili dai cittadini e, dunque, se qualcuno si sente male, è tutto esattamente come prima.

«Quegli apparecchi salvavita – dichiara Lippolis – oggi come oggi è come se non ci fossero perché, di fatto, nessuno li può maneggiare: i cittadini che già la scorsa estate hanno frequentato, sottraendo tempo al proprio lavoro, l’apposito corso BLSD non sono nelle condizioni di garantire il pronto intervento in quanto la procedura di autorizzazione è totalmente ferma in Comune e, senza di essa, i defibrillatori non possono essere utilizzati».

«In sostanza – prosegue – se un cittadino accusa un malore cardiaco per strada, non potrà essere salvato dalla città cardioprotetta e ciò, purtroppo, a causa della burocrazia o della dimenticanza da parte degli uffici e della mancanza di impulso da parte dell’Amministrazione».

«Siccome sicurezza e salute della popolazione devono essere prioritarie – conclude – invito il sindaco ad attivarsi nel più breve tempo possibile a ché Francavilla diventi effettivamente una città cardioprotetta, prima che possa succedere qualcosa di grave e si scopra che i nobili intenti, sbandierati la scorsa estate, altro non erano che unicamente figli della solita annuncite cronica di cui Bruno e i suoi soffrono».

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