Ciracì: “Il vero movimento Noi ci siamo non esiste più, non mi si deve tirare in ballo”

monica ciracì
Monica Ciracì, ex Noi ci siamo
“Secondo: se Monica Ciracì candidata alle regionali per Noi ci siamo non avesse sentito le sirene dei frustrati alla costante ricerca di favori personali, sarebbe stata la proposta assessorile ideale.” In questo modo vengo menzionata in uno degli ultimi comunicati stampa dello pseudo movimento Noi ci siamo. Non mi sono mai permessa di offendere nessuno e non lo farò tantomeno adesso, ma tengo a puntualizzare alcune cose.
Dato che ho una dignità di persona e l’ho dimostrato proprio staccandomi dal medesimo, voglio precisare innanzitutto che le sirene dei frustrati alla costante ricerca di favori personali sono state sentite da chi ora scrive i comunicati del movimento Noi ci siamo e non ci mette mai la faccia. È più frustato ora chi appartiene al Movimento ”Noi ci siamo”, che definisco pseudo in quanto non è rimasto nulla, né delle persone né degli ideali che sempre hanno contraddistinto il vero movimento.
A mio avviso , restare in un movimento che non rispondeva più a quella idea di contenitore trasversale di personalità se pur di diverse esperienze ma unite dall’obiettivo primario che è stato sempre quello di sostenere l’Amministrazione nella sua opera di cambiamento, risultava riprovevole.
Inoltre, in un Paese democratico, una persona è libera di fare le sue scelte e di esprimere sempre e comunque le sue idee, giuste o sbagliate, il rispetto è comunque alla base. Forse lo scenario storico-politico in cui viviamo non risulta percepito dal movimento attuale. Personalmente mi definisco una persona che usa la testa, e sottolineerei “la propria e non quella degli altri”, che lavora onestamente nella propria azienda di famiglia circondandosi di persone positive ed essenziali senza andare alla ricerca di nessun favoritismo personale. Concludo rimarcando ancora una volta che il vero movimento Noi ci siamo rimane per me quello storico, in cui si credeva in un cambiamento buono e onesto del paese, insieme al segretario Salvo Di Gaetano e agli attivisti, prof. Vincenzo Zizzo, Roberto Di Coste e Franco Catanzaro. Il resto è soltanto un’imitazione riuscita male. Con questa mia nota spero di mettere una volta per tutte la parola “fine” a questa storia.
Monica Ciracì
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