Nessuna scialuppa di salvataggio da parte di “Noi Centro” all’Amministrazione comunale di Maurizio Bruno dopo la frattura dei giorni scorsi tra quest’ultima e “Noi ci siamo”, che aveva proposto un nome sgradito al Partito democratico per sostituire la dimissionaria Concetta Somma. Il “no, grazie” di Noi Centro è giunto questa mattina a margine di un incontro tra il segretario e consigliere comunale Dario Mancino, il suo collega in Consiglio Angelo di Noi e i simpatizzanti del gruppo. Qui di seguito una brevissima intervista a Mancino.
Quali i motivi che vi hanno spinto a rifiutare l’offerta del sindaco Bruno?
Semmai avessimo voluto entrare in maggiorana, l’avremmo fatto tre mesi fa quando io e di Noi ci dichiarammo indipendenti. Non era e non è il nostro obiettivo ottenere qualche posto al sole, e per questo abbiamo sempre rifiutato. Restiamo osservatori responsabili, ma siamo a tutti gli effetti all’opposizione. La nostra è, appunto, un modo responsabile di essere in minoranza.
Quale l’importanza a questo proposito dell’incontro dell’altra sera con Forza Italia? Ci sono le premesse per un’intesa futura?
Non credo si possa ancora parlare dell’inizio di una collaborazione, e dunque quell’incontro non dev’essere enfatizzato più di tanto. In politica d’incontri se ne fanno tanti, si è trattato del dialogo su eventuali punti contatto, ma per il momento non c’è alcunché oltre l’incontro in sé tra forze politiche che coesistono all’opposizione.
Quindi voi, da osservatori responsabili, sperate che l’Amministrazione Bruno prosegua nella sua avventura o vi augurate che decada anticipatamente?
È un tema che non ci interessa e che dipende soltanto dalle forze politiche che compongono la maggioranza. Noi siamo stati eletti dai cittadini per esercitare il ruolo di consiglieri comunali, quindi se il sindaco avrà i numeri per andare avanti, lo potrà fare. Noi siamo e restiamo al nostro posto, non facciamo previsioni di questo genere. Non ci riguardano.
Intanto, il Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione è stato spostato dal 15 al 21 febbraio. Motivo ufficiale, impegni istituzionali improrogabili del sindaco e del consigliere comunale Giuseppe Cavallo (Ap).