Un’altra crisi a palazzo di città dopo quelle – tutte risolte, in un modo o nell’altro – dei mesi scorsi. La tenuta dell’Amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Bruno è nuovamente a rischio. Le tensioni provengono, come sempre, dall’interno della maggioranza. Le dimissioni, anche piuttosto polemiche, di Concetta Somma hanno riacceso i carboni sotto la cenere di un’apparente tranquillità. Quel posto disponibile in Giunta ha legittimamente destato l’interesse di Noi ci siamo, che ha proposto una rosa di nomi femminili – uno su tutti – che non sono però piaciuti ai dirimpettai del Partito democratico. Così, il primo cittadino si è riservato di scegliere in autonomia una figura di sua fiducia (il cui nominativo, per il momento, non sveliamo) cui ha pensato già da tempo. Stamattina, invece, c’è stato un sondaggio presso Noi Centro: tradotto dal politichese, è stata chiesta ai consiglieri Dario Mancino e Angelo di Noi una disponibilità di massima a sposare la causa di Bruno & Co. Non è ancora dato sapere se sia stato proposto loro d’indicare una sostituta di Somma e, ovviamente, non si sa se Mancino (ex Area popolare) e di Noi (ex Partito democratico) siano disposti a rientrare in maggioranza dopo esserne usciti nell’arco dell’ultimo anno. Qualora così fosse, il mandato di Bruno potrebbe proseguire nonostante il più che probabile addio, di fronte all’ennesimo scontro con il Pd, del consigliere in quota Noi ci siamo Antonio Camarda.
Sicuramente le prossime ore, e in ogni caso la giornata di domani, saranno foriere di novità in un senso o nell’altro.
