Un grandissimo lavoro quello degli organizzatori dell’edizione 2017 del Carnevale torrese. La loro tenacia è stata premiata da un’affluenza di pubblico senza precedenti: stando alle stime delle forze dell’ordine, circa 5000 spettatori, oltre ovviamente a figuranti e maschere. A garantire viabilità e sicurezza e a fronteggiare qualche piccola emergenza – niente di grave – hanno pensato gli operatori della polizia locale di Torre Santa Susanna, guidati dal comandante Vincenzo Serpentino. Le associazioni di protezione civile hanno dal canto loro dato il proprio contributo e, per la prima volta, è stato inserito nella carovana carnevalesca una mezzo antincendio per il primo intervento.
Tutto si è svolto secondo copione all’insegna del divertimento, con qualche polemica per la mancanza della spazzatrice al seguito del serpentone per liberare la strada dai coriandoli. Al di là di questo, Torre Santa Susanna ha dato esempio di quanta laboriosità sia capace di sprigionare per fare festa: tutti si sono idealmente abbracciati e hanno fatto festa, senza distinzione di razza, di ceto e di religione.
Quest’anno si era temuto per la vera mascotte del Carnevale: nessuno si aspettava di veder troneggiare all’inizio della sfilata Marianna Di Maggio, reduce da alcuni problemi di salute, ma c’era, eccome, e ha dato un messaggio forte e chiaro, a chi soffre. La sua forza d’animo, anche se acciaccata, l’ha spinta a sfilare anche quest’anno tra lo stupore dei cittadini torresi che l’hanno applaudita ancor più al suo passaggio.
Seguiranno ora due altre giornate carnevalesche: domenica 26 e martedì 28 febbraio, con percorsi diversi da quello di ieri, in modo tale da accontentare un po’ tutti i residenti.
L’ invito, almeno per i torresi, è di non parcheggiare le auto nelle vie interessare dalla sfilata e di evitare di creare ingorghi alla guida: esistono percorsi alternativi studiati a posta.
Per motivi di spazio pubblichiamo solo alcune foto gentilmente concesse da Pompeo Morleo, forse le più significative del Carnevale torrese di quest’anno, un vero successo.
Roberto Epifani