«Quando, in tempi non sospetti e fino all’altro ieri, ho denunciato i pericoli dovuti alla massiccia presenza d’immigrati anche nella stazione del capoluogo, qualcuno ha storto il naso e mi ha quasi dato del folle. Ieri, purtroppo, proprio in stazione, è successo un fatto talmente grave da rendere necessaria, da parte mia, un’interrogazione parlamentare».
Lo dichiara il deputato Nicola Ciracì (Direzione Italia) riferendosi alla violenza sessuale ad opera di due stranieri subita da un ragazzo italiano mentre, ieri sera a Brindisi, era in attesa del treno.
Ciracì da tempo denuncia l’eccessiva presenza di migranti nel Brindisino e, nei mesi scorsi, è stato impegnato anche in un tour per la sicurezza del cittadino e l’efficienza delle forze dell’ordine, durante il quale ha fatto tappa nei maggiori avamposti dello Stato e presìdi della legalità del territorio.
«Mi preme ringraziare il personale della Questura – prosegue Ciracì – per la tempestiva risoluzione del caso e per aver assicurato alla giustizia i due stranieri responsabili, ma questo fatto purtroppo, e sottolineo purtroppo, mi dà ragione: oltre alla repressione a posteriori, serve maggiore prevenzione».
«Il Cara, il Cie e il dormitorio di via Provinciale San Vito sono sovraffollati, il Ferrohotel è stato sgomberato – continua – ma è di conseguenza aumentata la presenza di stranieri irregolari dentro e nei dintorni della stazione ferroviaria. Ho chiesto ai sindaci di ribellarsi e di porre freno ai centri d’accoglienza nei loro comuni – aggiunge – ma il mio appello è rimasto inascoltato perché molti c’intravedono del business. Neppure l’attenzione e le rassicurazioni prestate dal prefetto e dal questore sono state sufficienti a impedire quanto accaduto ieri».
«Tutto ciò è inaccettabile – spiega – e non dev’essere in alcun modo tollerato: il prefetto dovrà convocare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale dovranno essere decise misure straordinarie per garantire la sicurezza di brindisini, pendolari e gente che arriva da fuori, oltre che per impedire i bivacchi e per espellere con tempestività chi non sia in possesso di regolare documentazione per il soggiorno».
«Inoltre – conclude – la nostra provincia non dovrà ospitare un solo migrante in più rispetto al numero stabilito dal Ministero dell’Interno, cui già domattina (mercoledì 22 febbraio) presenterò un’interrogazione per invocare un potenziamento degli organici e dei mezzi in dotazione alle forze dell’ordine e per domandare se e come intenda intervenire per frenare il continuo flusso migratorio irregolare verso la provincia di Brindisi».