Una persona disabile: «Dovrebbero fare tutti come questo bar, è finalmente accessibile»

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Chi è costretto a spostarsi su di una sedia a rotelle – che sia elettrica o manuale ha poca importanza – spesso si trova a dover fare i conti con grossi problemi di accessibilità ai locali pubblici oltre che a marciapiedi e uffici. Se ancora oggi fa notizia un bar che garantisce l’ingresso a una persona disabile, qualcosa non quadra. Tuttavia, purtroppo, è così. Rosario Epifani, 38 anni, da diverso tempo combatte con tenacia e forza d’animo contro la sclerosi multipla e, come se non fosse già abbastanza, si trova quotidianamente a dover fronteggiare anche altri tipi di difficoltà e ostacoli: le barriere architettoniche, siano esse pubbliche o private. Qualche giorno addietro in piazza Manfredi per lui c’è stata una sorpresa: il gestore di uno dei tanti bar che che frequenta ha fatto realizzare per lui e ovviamente anche per gli altri una comoda pedana per consentirgli di entrare nell’esercizio e di non dover sostare necessariamente fuori persino nella stagione invernale. «So che questa non dovrebbe essere un’eccezione e tantomeno una notizia – dice – ma tengo a sottolineare come il Bar Nadim, a  differenza di altri, abbia esaudito alla perfezione una mia richiesta nell’interesse non soltanto del sottoscritto, ma di tutti coloro che, come me, spesso sono impossibilitati a fruire di alcuni servizi. Credo si tratti di uno sprazzo di civiltà e sensibilità – conclude – che fa passare in secondo piano maleducazione, soprattutto da parte degli automobilisti, e indifferenza ed è per questo motivo che questo pur piccolissimo gesto debba essere sottolineato»

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