L’assessore Latartara: «Nessun buco per le lampade votive, solo demagogia»

latartara

Si riceve e pubblica:

Dopo aver letto sulla stampa l’intervento di qualcuno degli amministratori del passato appare evidente lo stato confusionale in cui questi ultimi versano.

Associare la vicenda Tari a quella relativa al canone delle lampade votive è pura demagogia. Giova allora fare, per l’ennesima volta, chiarezza. Se non altro per la tranquillità di tutti i cittadini e salvaguardia della trasparenza sui conti pubblici.
1 – La Tari è un tributo e segue alcune regole di imposizione e riscossione legate al servizio di smaltimento dei rifiuti.
2 – Il canone per le lampade votive è un canone di natura patrimoniale e segue altre regole.
3 – La Tari, previa sua determinazione legata al costo del servizio, va inviata al cittadino e successivamente il cittadino la riversa al Comune.
4 – Il canone per le lampade votive deriva da un contratto intercorso tra le parti, può essere riversato autonomamente dai cittadini senza alcuna preventiva comunicazione, essendo il suo importo fisso e predeterminato.
5 – Il bilancio contiene già le somme iscritte in entrata per il canone delle lampade votive, come è sempre correttamente avvenuto in questi anni e negli anni precedenti con il controllo dei revisori dei conti, e come previsto dalle nuove norme di contabilità armonizzata del 2015 (ahimè non è più applicabile il Dpr 196/1994 come qualcuno dovrebbe ben sapere).

Nessuna mancanza. Nessun buco. Nessun caso Tari. Solo demagogia spicciola e una buona dose di superficialità da parte di chi ha cercato di sollevare questo polverone.

I cittadini quindi potranno pagare con tranquillità, come hanno sempre fatto, dopo l’invio degli avvisi che, quest’anno, arriveranno con qualche mese di ritardo (sono già in fase di spedizione) a causa dell’enorme mole di lavoro che vede impegnati gli uffici del settore Finanze e Tributi nella compensazione/rimborsi Tari.
Da ultimo va pure sottolineato che non si era nel torto nel pensare che la Tari, per la specificità del tributo, potesse essere approvata oltre i termini senza alcun danno per le casse dello Stato. Alcuni tribunali d’Italia hanno dato ragione ai Comuni e ritenuta valida ed efficace l’approvazione delle tariffe oltre i rigorosi termini di legge.

A Francavilla, alla luce di un diverso orientamento del Tar di Lecce, si è scelto per la Tari, sempre nell’interesse dei cittadini, la strada del rimborso o della compensazione del tributo versato in eccedenza.

Assessore ai Servizi Finanziari
Alessandra Latartara

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