Il Comune di Francavilla Fontana è inadempiente da troppo tempo per quanto concerne il cosiddetto Peba, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Questo si sapeva, grazie soprattutto alle denunce di Sergio Tatarano (Cellula Coscioni), Emanuele Modugno (Rifondazione comunista) e Silvana Ammaturo (La Forza della Vita). Ma da ieri c’è una novità: La Regione ha diffidato il Comune – primo caso in Italia – ad adempiere, altrimenti sarà nominato un commissario ad acta. Dopo messi di silenzio, nei giorni scorsi, Filomena Gallo, segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e lo stesso Tatarano avevano sollecitato l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, e lo stesso governatore Michele Emiliano a fornire una risposta entro 30 giorni, spirati i quali sarebbe in caso contrario partito un esposto alla Procura per l’ipotesi di omissione di atti d’ufficio.
«L’associazione Coscioni – commenta Tatarano – era tornata a chiedere un intervento della Regione la scorsa settimana. Ieri è giunta la risposta con cui il Comune viene diffidato ad adempiere ed avvertito che in difetto la Regione “assumerà ogni decisione in applicazione della normativa richiamata”. Ci sia consentito di dichiarare la nostra soddisfazione: ancora una volta l’associazione Coscioni smuove le acque di una politica imbelle, in ritardo da oltre trent’anni su un tema come l’eliminazione delle barriere architettoniche, nel silenzio colpevole, buonista e trasversale di quanti hanno consentito che si discriminasse una parte della cittadinanza e si violasse una legge dello Stato, la l. 41/86, che obbliga tutti i Comuni ad adottare il PEBA, piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ancora una volta, come nella migliore tradizione radicale, un minuscolo manipolo di persone dimostra di saper attivare diritto e democrazia».