Sono stati ammessi ieri (26 gennaio) la costituzione di parte civile e tutti i mezzi di prova richiesti dalle parti nel corso della prima udienza dibattimentale del processo a carico di un tifoso della Virtus Francavilla Calcio che risponde di furto con strappo (scippo) di un cellulare ai danni di un altro sostenitore della squadra francavillese.
Il legale di parte civile, Domenico Attanasi del Foro di Brindisi, ha indicato anche un ulteriore teste rispetto a quelli indicati dal Pm: si tratta di un agente della polizia locale di Francavilla Fontana che era in servizio al momento dei fatti. Questi ultimi risalgono alla prima serata del 22 maggio 2016, dopo la partita – valevole per la Poule Scudetto di Serie D – tra i biancazzurri della Città degli Imperiali e il Siracusa.
Stando alle accuse della vittima e alle indagini dei carabinieri, un 39enne di Francavilla Fontana – già gravato da Daspo – si sarebbe impossessato dello Smartphone Samsung Galaxy di un 30enne, anch’egli residente a Francavilla Fontana, nella falsa convinzione che quest’ultimo intendesse filmare i disordini in corso fuori tra tifoserie opposte all’esterno dello stadio Giovanni Paolo II. In realtà, infatti, sembra che l’uomo aveva tra le mani il cellulare per chiamare sua moglie e rassicurarla. Il presunto reato sarebbe stato originato, insomma, da un malinteso.
Ieri, come detto, dopo la citazione diretta a giudizio dei primi di ottobre 2016 da parte del Pm Valeria Farina Valaori, è stata celebrata la prima udienza del dibattimento dinanzi al giudice del Tribunale di Brindisi Simone Orazio. La prossima è stata fissata per 16 giugno 2017, quando saranno ascoltati la parte offesa e due carabinieri.