Stamattina, presso il comando provinciale, il comandante dell’Arma, colonnello Nicola Conforti, ha illustrato il “bilancio” delle attività condotte dai carabinieri nel corso dell’anno 2016:
Durante l’anno appena trascorso il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, con le sue 4 Compagnie (Brindisi, Francavilla Fontana, San Vito dei Normanni e Fasano) e 23 Stazioni, dislocate in tutti i comuni della Provincia, nonché un Reparto Operativo, da cui dipende un Nucleo Investigativo che si occupa di indagini di criminalità organizzata, reati contro la persona, reati contro il patrimonio, ricerca latitanti catturandi, stupefacenti e infine di repertamenti e rilievi sulla “scena criminis”, ha contribuito significativamente nel 2016, in perfetta sinergia con le altre FF.PP, alla sicurezza e alla tutela dell’ordine pubblico della provincia brindisina.
L’impegno profuso in questo anno, finalizzato a potenziare la qualità dell’attività operativa su più fronti, in particolare quello dei reati contro la persona e della lotta alla droga, si è tradotto in una strategia che ha posto un freno al dilagare delle molteplici realtà criminali nel capoluogo e in provincia. La prevenzione, nella lotta alla criminalità, resta la strategia vincente per combattere il suo sistema di potere, incidere sulle sue complicità, estirpare le coperture che creano cultura, prassi e contesti mafiosi.
La lotta alle consorterie criminali a Brindisi è resa ancora più ardua soprattutto dai continui rimescolamenti dei gruppi malavitosi sempre alla ricerca della supremazia territoriale. In questo ambito, l’Arma, nel suo operare quotidiano accompagna a una mirata e proficua attività repressiva una sempre maggiore attenzione alla diffusione della cultura della legalità, intesa come una possibilità concreta di continuare a educare informando i più giovani, realizzando d’intesa con le scuole incontri con gli alunni. Per chi come l’Arma opera da sempre per il bene della comunità, ha la necessità di ritrovare i fili della nostra ”umanità” nel rapporto con la comunità e soprattutto con chi la comunità la vive ai margini, perché sono loro che vivendo fuori da ruoli precostituiti si rendono più bisognosi di aiuto. Si rende necessario dunque, costruire giorno per giorno occasioni di incontro e confronto, “edificare” i legami che istituiscono gli spazi della convivenza nella legalità, creando rapporti di prossimità, e ciò è determinante per migliorare le prospettive del vivere civile. Sul piano delle attività criminali emergono inoltre: i reati predatori che, privilegiati dalle centrali malavitose in argomento, restano un importante introito che consente alle compagini del malaffare di finanziarsi e talvolta rigenerarsi; l’estorsione, gestita con le formule intimidatorie tipiche del racket, spesso in stretta connessione con il reato associativo, come è emerso al termine di alcuni processi di mafia, resta una delle attività illecite tradizionali; la detenzione e spaccio di droga. L’usura, praticata con moduli, diversamente articolati, in cui l’inserimento del crimine organizzato può non risultare immediatamente riconoscibile, rimane fonte primaria per l’accumulazione di liquidità e per l’appropriazione di imprese commerciali e produttive, nonché atavica espressione del predominio criminale sul territorio. Ma anche per ciò che concerne tali fattispecie di reato, le risposte che l’Arma mette in campo sono efficaci: le vittime infatti possono contare sulla capacità da parte della nostra Istituzione di fornire risposte adeguate e sulla certezza di essere supportati in un lungo e talvolta doloroso percorso come spesso accade per le vittime del racket delle estorsioni e dell’usura.
I dati relativi all’attività di prevenzione e contrasto dei reati in Brindisi e provincia sono eloquenti: 837 arresti (+8%, nel 2015 erano 777) e 2.885 (-16% nel 2015 erano 3474) persone denunciate; 247 arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con quasi 218kg di droga sequestrati e 464 piantine di marijuana sequestrate; 293 arresti per furto, di cui 31 sono stati eseguiti per furti in esercizi commerciali, 19 per furti di auto/moto, 31 per furti in abitazioni e 7 per scippo; 53 rapinatori assicurati alla giustizia; 27.123 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di circa 179.199 ore di servizio, con circa 92.053 persone identificate contestualmente al controllo di oltre 58.800 mezzi.
Da segnalare il fortissimo impulso all’attività di controllo alla circolazione stradale, tesa in particolare a contrastare il fenomeno della guida senza cinture di sicurezza o – in caso di motoveicoli – da parte di centauri privi di casco. Complessivamente le sanzioni per contravvenzioni al Codice della Strada sono state 35.313 (+179%, 12.636 nel 2015). Nello specifico le infrazioni al C.d.S. più sanzionate sono state la mancata revisione degli auto-motoveicoli, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, il mancato possesso dei documenti di circolazione e la mancanza di copertura assicurativa.
Parimenti sono aumentati i controlli con l’utilizzo dell’etilometro, disposti soprattutto nelle ore notturne dei giorni prefestivi e festivi, per intensificare i controlli volti ad arginare il triste fenomeno degli incidenti stradali, di cui è stata riscontrata negli ultimi tempi una maggiore incidenza, in ragione della presenza di numerosissimi giovani nelle zone ove sono ubicate le discoteche maggiormente frequentate e soprattutto sulle strade statali e provinciali particolarmente interessati dal traffico di afflusso e deflusso di tali locali di divertimento.
Particolare menzione va data, inoltre, all’impegno dell’Arma sul fronte delle misure di prevenzione e in particolare con riferimento all’aggressione dei patrimoni indebitamente acquisiti dalle organizzazioni criminali consente di annotare importanti risultati.
L’andamento della delittuosità generale, nell’anno oggetto di valutazione, ha subito una flessione del –11.4% (delitti denunciati: 11.429 nel 2015 e 10.117 nel 2016) su tutto il territorio provinciale. L’Arma, nel 2016, ha perseguito il 76.1% dei delitti commessi, ben 10.117 su 13.283, di cui 4196 scoperti (41.4% di quelli perseguiti). In tale generale contesto, è utile evidenziare i reati predatori, fonte di perdurante allarme sociale su tutto il territorio nazionale. Al riguardo, si segnala una diminuzione del 12.4% (dato complessivo) del delitto di furto sull’intera provincia. In relazione alle rapine, in calo di ben 25 punti percentuali (173 nel 2015 e 129 nel 2016, dato complessivo), spesso, caratterizzate da lieve danno economico, si rappresenta che l’Arma ha proceduto per 96 delitti (rappresenta il 74.4% delle rapine commesse), di cui 26 scoperti, pari al 27% del totale per cui procede l’arma.
Qui di seguito saranno elencate alcune delle principali attività condotte nell’anno:
– 26 gennaio 2016, in vari comuni del Brindisino e a Grottaglie (TA), i carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone (6 in carcere e 7 in regime di arresti domiciliari), ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in traffico e detenzione illeciti di quantità ingenti di sostanze stupefacenti;
– 2 marzo 2016, a Brindisi, le Compagnie di Brindisi e Francavilla Fontana hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di:
§ 4 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in rapina aggravata, ricettazione, porto e detenzione illegale di arma da fuoco e lesioni personali aggravate;
§ 1 indagato ritenuto responsabile di rapina aggravata;
– 12 aprile 2016, a Villa Castelli, la Compagnia di Francavilla Fontana ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 indagati ritenuti responsabili di concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati;
– 18 aprile 2016, a Brindisi, la Compagnia di Brindisi ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 indagati ritenuti responsabili di concorso in furto continuato aggravato di rame all’interno della “ex Base USAF” di Brindisi; l’operazione ha consentito di recuperare circa 300 Kg. di rame precedentemente asportato;
– 26 aprile 2016, in vari comuni del brindisino, i carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché, a vario titolo, di concorso in traffico e detenzione illeciti di quantità ingenti di sostanze stupefacenti e porto e detenzione illegali di arma da fuoco;
– 11 maggio 2016, a Brindisi, il Nucleo Investigativo e la Squadra Mobile della Questura di Brindisi hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in rapina aggravata e porto abusivo di arma da fuoco (rapina alla gioielleria “Follie d’Oro” all’interno del centro commerciale “Le Colonne”);
– 14 maggio 2016, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno catturato a Barcellona in Spagna Fabrizio RUSSO classe 1977 di Oria, latitante affiliato alla Sacra Corona Unita. L’uomo era stato fermato dalla Policia de la Generalidad-Mozos de Escuadra, su indicazioni investigative dei carabinieri. Latitante dal 17 aprile 2015, era sfuggito alla cattura nel corso dell’operazione denominata “Man in black”, che aveva portato all’arresto di altri 5 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, detenzione e cessione in concorso di sostanze stupefacenti e induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’A.G. Nel corso delle indagini erano stati scoperti vari episodi estorsivi commessi ai danni di imprenditori locali e sequestrate ingenti quantità di eroina, marijuana e cocaina;
– 25 maggio 2016, in Brindisi e Torchiarolo, la Compagnia di Brindisi ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 indagati ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché, a vario titolo, di plurime cessioni continuate di sostanze stupefacenti ed estorsione con l’aggravante delle finalità mafiose; l’indagine ha consentito di sequestrare complessivamente 1,5 Kg. di cocaina e 1 Kg. di marijuana, documentare oltre 600 episodi di cessione di stupefacente e segnalare alle competenti Autorità Amministrative, quali assuntori, 350 individui;
– 31 ottobre 2016, i Carabinieri di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in traffico e detenzione illecita di quantità ingenti di sostanze stupefacenti. L’indagine, condotta dal gennaio al settembre 2016, ha consentito di documentare il traffico e la detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente tipo hashish, destinata allo spaccio nella provincia di Brindisi, delineandone i canali di approvvigionamento dal Piemonte. Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati quasi 100 kg. di stupefacente;
– 10 dicembre 2016, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi con il personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, supportati e coadiuvati in fase esecutiva dal Nucleo Cinofili CC di Modugno, a conclusione di una mirata attività investigativa, hanno tratto in arresto in flagranza di reato BRANDI Giuseppe Raffaele, classe 1955 di Brindisi, già affiliato alla Sacra Corona Unita, poiché responsabile dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione di armi clandestine, armi da sparo ed esplosivi; nel corso di perquisizioni eseguite presso alcuni appezzamenti di terreno a lui riconducibili, i militari hanno rinvenuto vari recipienti interrati contenenti 13 kg. di marijuana, 61 detonatori con miccia d’innesco, un cannocchiale di precisione, una pistola “Beretta” cal. 7.65, denunciata quale oggetto di furto in data 23 settembre 2014 presso la stazione CC di Carovigno, una pistola “Smith & Wesson” cal. 38 con matricola abrasa, un fucile “Benelli” cal. 12, risultato oggetto di furto denunciato in data 25 settembre 2014 presso la stazione CC Latiano, una pistola “Beretta” cal. 6.35, denunciata oggetto di furto in data 16 luglio 2013 presso la stazione CC di Carovigno, una pistola cal. 6.35 con matricola abrasa, una carabina “Winchester” cal. 270 senza matricola, 1072 cartucce cal. 12, dodici munizioni cal. 6.35, n. 36 munizioni cal. 270 win, n. 34 munizioni cal. 9, n. 164 munizioni cal. 7.65 e n. 79 munizioni cal. 38 special;
– 12 dicembre 2016, nel territorio dell’intera provincia e in quello della limitrofa Lecce i Carabinieri di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce nei confronti di 58 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso in omicidio, con l’aggravante del metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegali di arma da fuoco, nonché spaccio di sostanze stupefacenti; nel corso delle indagini, sono state intercettate frasi connesse al rituale di affiliazione alla Sacra Corona Unita;
– 17 dicembre 2016, i Carabinieri di San Vito dei Normanni hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione illecita di quantità ingenti di sostanze stupefacenti; l’indagine, condotta dal marzo all’ottobre 2016, ha consentito di documentare il traffico e la detenzione di quantitativi di sostanza stupefacente, cocaina, metadone e hashish, destinata allo spaccio nel comune di San Vito dei Normanni. Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati quasi 110 grammi di cocaina, 100 di metadone, svariati grammi di marijuana e hashish;
– 20 dicembre 2016, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi e della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 indagati, ritenuti responsabili di concorso in lesioni personali aggravate, ricettazione e porto e detenzione illegali di arma da fuoco; l’indagine, condotta a seguito della gambizzazione di due pregiudicati avvenuta il 30 maggio 2016 in Brindisi, ha consentito di identificare l’esecutore materiale dell’esplosione dei colpi di arma da fuoco e due concorrenti nel reato e accertare il movente del delitto, riconducibile a dissidi scaturiti per ragioni sentimentali.