Ogni giorno la stessa storia: raggiungono la fermata, aspettano un quarto d’ora o più, poi i più fortunati tornano a casa e chiedono un passaggio ai genitori – quando possibile – per essere accompagnati a scuola. Studenti e famiglie sono sul piede di guerra dopo che, alla riapertura degli istituti d’istruzione secondaria, il servizio di trasporto scolastico è ripreso tra i disservizi in buona parte della provincia. Dalla piazza di Oria, per esempio, non passa da giorni alcun bus né alle 7,15 né tra le 7,30 e le 7,40. «Ciò, nonostante noi ogni santo mese paghiamo regolarmente l’abbonamento», lamenta la madre di una ragazza oritana che frequenta il professionale “De Marco” a Francavilla Fontana. «Siamo stufi perché ogni anno è la stessa storia – aggiunge – ma in questi giorni stiamo davvero toccando il fondo, tant’è vero che abbiamo deciso di denunciare tutto ai carabinieri, anche perché se i nostri figli vengono sorpresi senza abbonamento sono immediatamente multati…».
Una ragazza di Erchie che frequenta lo Scientifico “Lilla” a Oria, invece, ieri sera ha provato a contattare su facebook direttamente l’azienda che gestisce il servizio (Ferrovie del Sud Est), ma non ha ricevuto risposta alcuna nonostante il suo messaggio sia stato visualizzato quasi in tempo reale. Lo riportiamo qui di seguito perché riassume bene la situazione:
«Buonasera, frequento il liceo scientifico di Oria, vorrei sapere innanzitutto il motivo per il quale la mattina i pullman per Oria non passano quando il giorno prima ci viene assicurata la presenza, infatti sono due giorni che tutti noi studenti aspettiamo invano alla fermata con l’abbonamento pagato, purtroppo, minimo un quarto d’ora, con temperature poco piacevoli, per poi farci accompagnare dai genitori che di certo non sono ai nostri comodi! Come secondo punto vorrei dire che di Oria, sì non siamo molti, ma non per questo dovete ammassarci su un carrozzone (autosnodato, Ndr) insieme a Torre o, come oggi (ieri, Ndr) e altri giorni, che il carrozzone proveniva da Francavilla, quindi mi congratulo per il coraggio che avete a portare su un pullman una così elevata quantità di ragazzi. Siamo entrati spingendo, purtroppo, e facendo cadere altra gente, e non credo sia una cosa normale. Spero in una risposta che soddisfi quanto ho appena detto».
Risposta che non c’è mai stata e, oggi, altro giro, altra (nessuna) corsa. Intanto, un genitore dice: «Quando il bus si degna di passare, i ragazzi sono talmente ammassati che se io provo a chiamare mia figlia, spesso lei non mi risponde perché nel poco spazio a disposizione non riesce neppure a sfilare il telefono dalla tasca».