Si è tenuto nel pomeriggio di ieri, giovedì 12 gennaio, l’incontro convocato dal sindaco Maurizio Bruno con le associazioni di categoria del settore agricolo e zootecnico per fare il punto sulla situazione del comparto alla luce delle nevicate e delle gelate che da giorni funestano il territorio. Alla riunione, oltre allo stesso primo cittadino e al consigliere comunale Antonio Camarda, hanno preso parte Antonio Febbraro per Coldiretti, Angelo Candita per AGCI (Associazione generale cooperative italiane), Antonio De Franco per il Mab, gli imprenditori Damiano Mastro per il settore zootecnico ed Enrico Di Summa per il comparto orticolo.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti di categoria hanno illustrato al sindaco le condizioni drammatiche nelle quali è stato ridotto l’intero settore tanto nel Brindisino, quanto nello stesso Comune di Francavilla Fontana, evidenziando come i danni maggiori non siano stati causati solo dalle nevicate, ma soprattutto dalle meno visibili ma ben più insidiose e devastanti gelate: giorni e notti con temperature di diversi gradi sotto lo zero, che hanno irrimediabilmente distrutto ogni coltura.
Se da un lato sono i settori orticolo e zootecnico ad aver patito le peggiori conseguenze dirette del maltempo, non da meno sono stati i danni causati alle strutture e agli impianti degli altri comparti. Sulla scorta di tale, drammatico scenario, i rappresentanti di categoria hanno perciò chiesto che non lo “stato di calamità”, ma quello di “emergenza” sia dichiarato sul territorio colpito da neve e gelo. Il primo cittadino, accogliendo tale richiesta, ha dato la propria disponibilità a muoversi già dalle prossime ore per coinvolgere tutti i sindaci delle Amministrazioni comunali della provincia, per poter avanzare alla Regione, e quindi al ministero, tale richiesta, ad un’unica voce. Nel dettaglio i rappresentanti di categoria e gli imprenditori chiedono, per scongiurare il collasso totale dell’intero settore, che siano erogati immediatamente dall’ “Agenzia per le erogazioni in agricoltura” non solo gli acconti previsti, ma l’intero saldo dovuto. In secondo luogo chiedono la sospensione e a seguire la riduzione percentuale dei contributi agricoli, la moratoria sulle cambiali agricoli e la sospensione dell’eseguibilità delle cartelle in scadenza, sottolineando in ultimo che, per i prossimi mesi, e date le previsioni, sarà impossibile per le aziende l’assunzione di lavoratori.
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